Si è spento all’età di 91 anni Salvatore Marrocco, per tutti Totu, il re della pietra di Cursi e del Salento, dopo una malattia che negli ultimi mesi lo aveva fiaccato nel corpo, ma non certamente in quell’animo da guerriero che ancora tutti ricordano nella sua comunità.
Apparteneva alla storica tradizione dei cavamonti, quegli uomini che con il loro lavoro estraevano la pietra leccese dalle cave e che hanno contribuito a regalare non solo al territorio, ma anche a tutto il mondo il fascino di quella roccia calcarea che ha reso unici tanti paesaggi.
Scompare con lui un pezzo di storia della pietra di Cursi che ha reso famose attività artigianali e grandi imprese.
I figli Giuseppe, Giorgia e Daniele hanno proseguito sul solco dell’opera del padre, dando l’impronta internazionale che oggi tutti riconoscono a Pimar, l’azienda di famiglia, divenuta un riferimento nell’universo dell’architettura e che vanta prestigiose collaborazioni con le più famose archistar.
Tutti ricordano, infatti, la visita, solo per fare qualche nome, di Alvaro Siza e Steveno Holl, all’impresa salentina situata sulla Strada Provinciale Lecce-Maglie.
I funerali si svolgeranno questo pomeriggio, alle ore 17.00, presso la Chiesa di San Nicola in Piazza Pio XII a Cursi. Alla famiglia sono giunte tra le tante attestazioni di cordoglio anche quelle del Centro studi Teknè, che in questi anni con Pimar ha svolto un ruolo fondamentale nella contestualizzazione degli spazi urbani.
