Un Vigile del Fuoco a quattro zampe, che da oggi non potrà più accompagnare i suoi colleghi nella tante operazioni di soccorso a cui quotidianamente sono chiamati.
Tommy è morto e lascia un grande vuoto nell’intera caserma che è stata la sua casa per 13 anni.
Tommy era un labrador che aveva superato a pieni voti il periodo di addestramento obbligatorio al termine del quale era diventato a tutti gli effetti un “Casco Rosso”, mostrando sin da cucciolo una grande attitudine nella ricerca delle persone scomparse, localizzandole sotto le macerie.
In tanti, nelle tragedie a cui l’Italia ha assistito inerme in questo decennio, grazie a lui si sono salvati e sono stati estratti vivi dalle macerie.
Per 11 anni insieme al suo amico e collega conduttore Giampiero Pepe ha prestato servizio presso il Comando provinciale di Lecce, facendo parte del Nucleo Cinofili.
Tommy non indossava la divisa, ma era sempre pronto a intervenire in ogni occasione in cui era chiamato al servizio. Per un cinofilo dei Vigili del Fuoco il cane è un compagno con cui condividere emozioni, soddisfazioni e sacrifici ed è parte integrante di un team di intervento.
“Solo così – scrivono i colleghi in una nota – si può instaurare quel rapporto che fa emergere al tempo stesso le migliori capacità dell’uomo e dell’animale e grazie a cui si può garantire il massimo impegno nel ritrovamento dei dispersi nelle più complesse situazioni di calamità naturale quali terremoti, alluvioni, crolli ed esplosioni. Ciao Tommy, anche da Lassù continua a lavorare per noi!”.
Tra gli interventi in cui Tommy si era distinto sul territorio nazionale ricordiamo: il terremoto a L’Aquila nel 2009 e il ritrovamento di due persone ad Arquata del Tronto nel terremoto di Amatrice.
Nel 2010 era stato premiato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per i suoi grandi meriti.