Le tessere di un mosaico e la forma dell’acqua. Il progetto realizzato dall’I.C. di Corigliano

Gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Corigliano D’Otranto, hanno scelto la vasca dell’Acquedotto Pugliese per realizzare un mosaico.

Un progetto PON-FSE, le tessere di un mosaico, le mani di piccoli artisti e la vasca dell’AQP si veste d’arte.

È stato esposto al pubblico venerdì scorso nell’auditorium Flora Flori di Corigliano d’Otranto, alla presenza della Dirigente Scolastica Enrica Saracino e del sindaco Dina Manti, il mosaico realizzato dagli alunni dell’Istituto Comprensivo del “paese parlante”, come ama definirlo lo storico e studioso Orlando D’Urso.

Il monumento prescelto dai piccoli artisti è la vasca dell’Acquedotto Pugliese. Quella vasca dell’Acquedotto Pugliese che domina, maestosa e solenne, il paesaggio circostante e rende riconoscibile Corigliano d’Otranto a chilometri di distanza.

La cerimonia è stata introdotta da una breve relazione d’apertura del responsabile commerciale di AQP, Cesare Spedicato e da un excursus storico sulla vasca dell’acquedotto proposto da Orlando D’Urso, dell’associazione culturale Salento che pensa.

Il progetto dal titolo “Mani in…..Arte!” è stato realizzato nell’ambito del Progetto PON-FSE sul potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale.

L’acqua e l’arte

La vasca dell’acquedotto ha preso forma tassello dopo tassello, giorno dopo giorno, sotto gli occhi della maestra Vincenza Pulimeno, che ha insegnato ai piccoli allievi artigiani la tecnica del mosaico e della tutor Giuseppina Linciano, che ha coadiuvato il gruppo.

Le lezioni si sono svolte nella bottega e negli spazi della scuola. Il manufatto, frutto del lavoro creativo e collaborativo di tutti gli alunni coinvolti, ha sviluppato in loro la consapevolezza del patrimonio culturale che li circonda ma anche i rudimenti dell’arte musiva.

I piccoli artigiani hanno potuto sperimentare le fasi del lavoro di composizione del mosaico, dall’ideazione alla costruzione finale, conoscere i materiali, mettere le mani in…arte per realizzare, in maniera corale, lo splendido manufatto posto all’ingresso dell’Auditorium della scuola di Corigliano.

Parola alla Dirigente scolastica

Abbiamo incontrato la professoressa Enrica Saracino, Dirigente Scolastica a Corigliano D’Otranto, per raccogliere le sue riflessioni.

Professoressa Saracino, un progetto notevole e un monumento con un significato importante per una comunità intera.

L’inaugurazione del mosaico che rappresenta il serbatoio idrico, la cosiddetta “vasca”, è stato un momento significativo per i suoi aspetti multiformi. L’occasione ha consentito ai coriglianesi di riappropriarsi dei ricordi legati alla “vasca”, attraverso l’avvincente racconto del dottor Orlando D’Urso, ma anche di porre attenzione all’importanza dell’impianto per il rifornimento idrico dei salentini, come ha sottolineato il sindaco Dina Manti.

Il valore di una risorsa…

È stata una bella opportunità. Grandi e piccoli hanno potuto riflettere sul valore insito nella risorsa idrica e sulla necessità di utilizzarla al meglio evitando gli sprechi. La presenza del responsabile commerciale di AQP, dottor Cesare Spedicato, ha confermato che il serbatoio idrico più grande d’Europa rappresenta per l’azienda e per la Puglia un sito di importanza strategica.

Un progetto interessante che ha ottenuto risultati importanti…

Riguardo al percorso progettuale realizzato dagli alunni, si è sicuramente raggiunto l’obiettivo di riportare le giovani generazioni alla manualità, facendo riscoprire loro, per mezzo della costruzione del mosaico, abilità che spesso nella scuola hanno poca possibilità di essere coltivate, poiché si tende a privilegiare la sfera del cognitivo e delle discipline fondamentali.

L’aspetto virtuoso di questo progetto?

Un aspetto essenziale del progetto è stato l’aver potenziato la capacità di collaborare attivamente in team; ciò ha consentito di promuovere negli alunni le competenze sociali, sviluppando la solidarietà reciproca. Ogni bambino sa di essere stato indispensabile nella costruzione dell’opera complessiva. Credo che sia attraverso progetti di questo tipo che la scuola, soprattutto quella del I ciclo, possa far emergere negli alunni le potenzialità, le attitudini e i talenti che in futuro si concretizzeranno, si spera, in un percorso di lavoro e di vita.



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