Natale, tempo degli auguri…. su whatsapp

È Natale. Le luci colorate, le tradizioni da rispettare, i presepi, i regali sotto l’albero e gli auguri rigorosamente scambiati via whatsapp, facebook e twitter: è questa l’era delle feste in stile web2.0

whatsapp

Puntualmente, ogni anno a dicembre, il palinsesto televisivo ripropone i soliti programmi melensi e sempre “a lieto fine” per ricordare a tutti quale sia il vero spirito del Natale. Così ecco che, soprattutto nei giorni di festa, vengono rispolverati tutti i cartoni animati e i film intrisi di «bontà a tutti i costi» come l’ormai stucchevole “The Family Man”, talmente visto e stravisto che saremmo in grado di ripetere ad una ad una le battute di Jack Campbel, con tutto il rispetto per la bravura di Nicolas Cage che lo interpreta. Eppure, in quest’atmosfera fatta di luci colorate, mercatini, strade e piazze vestite a festa, alberi e palline, presepi e regali… qualcosa sembra non funzionare più.

Alcuni dicono che sia colpa della crisi da cui appare sempre più difficile risollevarsi. Minori consumi, scelte oculate per unire l’utile al dilettevole, commercianti delusi, cadeau low-cost, pranzi e cene meno luculliane sono tutti elementi che hanno conquistato un posto di rilievo nella tradizionale narrazione del Natale.

Altri sostengono, invece, che non sia una questione prettamente “economica” quanto piuttosto “morale”: le feste sembrano aver perso quel valore che avevano un tempo, in quel periodo in cui “si stava meglio quando si stava peggio”.

Senza addentrarci in quello che la ricorrenza è (o dovrebbe essere) è ormai un dato di fatto che tanti piccoli “dettagli” come i profumi che escono dalla cucina fin dalle prime ore del mattino, il vestito nuovo pronto per essere indossato, la veglia del 24, il cenone della vigilia con tutta la famiglia, siano solo un lontano ricordo. E che dire delle care e vecchie cartoline natalizie che solitamente arrivavano con un po’ di ritardo o della gente che per strada si fermava a scambiarsi gli auguri.

Per strada…? Ormai il contatto umano è stato del tutto sostituito dai messaggi di Buon Natale inviati rigorosamente via whatsapp, in perfetto stile copia/incolla. Ora c’è la doppia spunta blu con cui fare i conti.

Nell’era dei social network, dei 140 caratteri, degli hashtag e dei post chilometrici in cui ci si tagga in massa augurando pace, amore e felicità, è davvero difficile sentirsi speciali per qualcuno.

Il 25 dicembre è arrivato con tutte quelle “ritualità” che hanno reso questo giorno meno magico e più comune, come quei pupazzi di Babbo Natale appesi ai balconi. E forse ai più starà bene così.



In questo articolo: