Che belle le storie a lieto fine! Torna a casa, infatti, l’amico a quattro zampe che fu accalappiato circa un mese fa in zona C.O.N.I., a Santa Rosa, e condotto al canile sanitario per via di un esposto dei Carabinieri secondo cui l'animale era da ritenersi potenzialmente pericoloso e mordace. Billy, questo il suo nome, da oggi torna a vivere libero nel quartiere dopo essersi sottoposto con esito positivo a una perizia da parte di un’educatrice cinofila comportamentale. Soluzione, questa, fortemente voluta dall’Assessore Andrea Guido delegato al randagismo, e che gli ha evitato di finire in qualche rifugio in attesa di adozione.
Tutto ebbe inizio lo scorso 14 ottobre quando il Servizio Veterinario dell’ASL dovette procedere all’accalappiamento del cane per via di una segnalazione in merito da parte della Stazione dei C.C. di Santa Rosa, i quali riferivano di lamentele e di presunta aggressività dell’esemplare nei confronti di pedoni, ciclisti e motociclisti. In quel frangente, a detta dei veterinari dell’azienda regionale, lasciare l’animale sul territorio di provenienza non appariva una scelta appropriata (ricordiamo che nelle vicinanze esistono istituti scolastici). Per questo motivo l’assessore comunale Andrea Guido decise di procedere con la verifica dei requisiti di idoneità comportamentale del cane.
Proprio ieri l’educatrice cinofila Federica Guido ha comunicato l’esito positivo della perizia durata ben 6 giorni. L’attività dell’esperta si è svolta nei luoghi presso cui si sono denunciati i presunti comportamenti aggressivi ed è stato valutato il comportamento del cane a confronto e in presenza dei i suoi simili, pedoni, corridori, ciclisti, autovetture e motocicli. Nella perizia è stato evidenziato che il cane ha tenuto un comportamento coerente mostrando buona socialità ed autocontrollo anche in presenza di contatti umani invadenti e l’abbaiare, in ogni occasione, ha avuto il solo scopo di indicare il proprio territorio limitandosi a segnalarne il limite.
“Pertanto, alla luce di quanto sopra descritto – si legge nel documento a firma dell’educatrice – ritengo che il comportamento aggressivo emerso dalle denunce sia completamente estraneo al cane in questione e che non ci sono, quindi, controindicazioni alla reimmissione nel suo territorio”.
In virtù di ciò, ai sensi dell’Art. 28 del Regolamento Comunale sul Benessere degli Animali, l’Assessore Guido ha potuto ottenere l’autorizzazione alla reimmissione del cane sul luogo dell’accalappiamento.