Network Fibromialgia, la prima rete di supporto alle donne affette dalla sindrome nasce in Puglia

Il nuovo progetto presentato da Apmar prevede una serie di attività per i pazienti affetti da Fibromialgia, soprattutto donne. Gruppi di supporto, workshop e sportelli informativi le novità.

Arriva la nuova iniziativa per i pazienti affetti da Fibromialgia. Si chiama Network Fibromialgia – Rete di supporto, inclusione e innovazione per le donne con Sindrome Fibromialgica ed è il nuovo progetto di Apmar, l’Associazione Nazionale persone con Malattie Reumatologiche e Rare, finanziato dalla Regione Puglia grazie all’avviso “Puglia Capitale Sociale 2.0 – Linea A”.

La qualità della vita delle persone è l’obiettivo delle attività previste, finalizzate a migliorare le condizioni dei malati affetti dalla sindrome, prevalentemente donne. A fare da partner, l’Associazione di Promozione Sociale Conchiglia, con la collaborazione di AISF – Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica, ASL Taranto, Ordine dei Medici di Taranto, Ordine degli Psicologi della Regione Puglia e SIR – Società Italiana di Reumatologia sezione Puglia.

“Il primo obiettivo del progetto – spiega Antonella Celano, Presidente di Apmar, è quello di fare rete attorno ad una patologia che ha ancora il carattere dell’invisibilità. Caratterizzata da dolore cronico diffuso e difficile da diagnosticare, la fibromialgia riduce la capacità fisica e psicologica di vivere una vita lavorativa e sociale che possa dirsi soddisfacente”.

Si parte già domani alle ore 17.00, presso la sede dell’Apmar di Taranto, in via Venezia 45, dove si svolgerà il primo incontro formativo sui gruppi di ascolto e sostegno, alla presenza di uno psico-terapeuta.

A Lecce, invece, bisognerà aspettare il mese di maggio, quando sarà attivato lo sportello fibromialgia presso la sede centrale di Apmar in Via Miglietta 5 e il numero verde (800984712) attivo ogni martedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00.

Al programma si aggiungono anche due workshop, uno dedicato ai medici di base per approfondire la sintomatologia della sindrome e riconoscerla più precocemente, e il secondo dedicato “all’empowerment dei pazienti”. Ma la parte più innovativa del progetto consisterà nella raccolta di dati ulteriori rispetto agli effetti della camera iperbarica per il trattamento dei pazienti con sindrome fibromialgica, in collaborazione con la Asl di Taranto.

“Grazie a questo progetto i pazienti avranno modo di confrontarsi e incoraggiarsi capendo di non essere gli unici, di non essere soli e soprattutto di essere realmente affetti da una patologia e non malati immaginari come molto spesso il sistema in cui viviamo lascia credere”, aggiunge Giusy Fabio, vicepresidente di Aisf Onlus.



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