Niente auto nel centro storico: Rotundo e Capone dicono ‘sì’

Si riapre il dibattito sulla chiusura al traffico del centro storico. Rotundo: ‘Si adotti un provvedimento urgente almeno per i mesi estivi, un’unica ztl h24 con telecamere attive tutto il giorno’. Capone: ‘Dobbiamo entrare nell’ottica della Smart Mobility’.

Non che l’inverno sia da buttar via, anzi. Eppure d’estate – vuoi per i turisti che la “invadono”, vuoi per il sole che illumina le sculture barocche o l’atmosfera leggiadra dovuta alla bella stagione – Lecce assume scenari incantevoli. I ragazzi che passeggiano sino a tarda notte, liberati da compiti ed esami; professionisti intenti a godersi le tanto sudate ferie (seppur in pochi giorni); famiglie, salentine e non, con nasi all’insù davanti alla Basilica di Santa Croce. Diciamoci la verità: il capoluogo salentino – in termini di paesaggio, strutture ricettive e addette alla ristorazione (per non parlare poi degli eventi) – ha tantissimo da offrire. Da qui l’idea di due esponenti del centrosinistra leccese: perché non chiudere alle auto il centro storico per tutta l’estate?

“Credo che la città tutta sia matura per una decisione che come ha confermato la bella iniziativa di qualche giorno fa delle associazioni chiede che il centro storico sia vissuto a piedidichiara Antonio Rotundo, consigliere comunale PD, attraverso una nota stampa – in bici o con l'uso dei mezzi pubblici, adeguatamente  potenziati, per valorizzarne la bellezza ed assicurare una migliore qualità di vita della cittadinanza, di turisti e visitatori”.

La sua opinione è semplice:  essendo oramai in piena  estate e nel periodo di massimo afflusso turistico, si rivela necessaria una misura immediata per liberare il centro storico da smog, inquinamento e degrado  quale effetto più devastante della vera e propria invasione di ogni spazio, di ogni angolo  e di ogni piazzetta trasformati in un unico grande parcheggio per auto.

Per queste ragioni rivolgo un appello al Sindaco – aggiunge Rotundo – non per chiedergli iniziative rivoluzionarie ma più semplicemente l'adozione di alcune modifiche all'attuale zona a traffico limitato per  renderla effettivamente tale, estendendo la sua funzionalità h24 a tutto il centro storico”. Ciò riguarderebbe anche quelle vie e piazze per le quali sino ad oggi è  consentito il regolare traffico delle auto dalle ore 06.00 alle ore 21.00 (per fare un esempio, l'attraversamento del centro con ingresso da via Fazzi, fiancheggiamento  dell'Anfiteatro, poi transito da via Verdi, via Augusto Imperatore, via F. Rubichi,  Arco di Prato, sino a Porta Napoli).
Sta qui la vera ragione, secondo me, del marasma e del disordine attuale – conclude – per questo sono convinto  che la prima, più urgente e più efficace misura da adottare sia quella di unificare la ztl con validità dalle ore 0.00 alle ore 24.00 per tutto il centro storico e magari attivando contestualmente le  telecamere ai varchi di accesso per tutto il giorno”.

Anche l'assessore regionale e consigliera comunale Loredana Capone interviene a favore della chiusura del centro storico al traffico delle auto: “La Smart mobility – sostiene – oltre a essere uno dei sei pilastri della smart city rappresenta la nuova frontiera per ridurre gli sprechi, l’inquinamento, per creare economie, migliorare la logistica e risparmiare tempo e costi. Da un trasporto pubblico efficiente a piste ciclabili più sicure, parcheggi d'interscambio capaci di decongestionare la città, si tratta di soluzioni molto più vivibili che migliorerebbero la qualità della vita dei cittadini e consentirebbero alla nostra città di allontanare una volta per tutte lo spettro delle auto dal centro.

Non sarebbe sufficiente, infatti, sottrarre le strade al traffico. Bisogna ripensare completamente la città – prosegue – migliorando i servizi resi ai lavoratori e agli utenti del centro, il sistema di tariffazione della sosta, il servizio navetta dalle aree fuori dai viali di circonvallazione esterna e in corrispondenza delle principali strade che dalla provincia arrivano a Lecce”.
“La nuova politica di coesione dell’UE richiede esplicitamente agli Stati membri e alle Regioni di incanalare gli investimenti comunitari su progetti e interventi che mirano a ridurre le emissioni dei trasporti attraverso il sostegno allo sviluppo di nuove tecnologie e la promozione di nuovi schemi di mobilità urbana multimodali, che prevedano l’utilizzo dei mezzi pubblici, ma anche spostamenti a piedi e in bici. Insomma – conclude – la smart mobility rappresenterà un capitolo di spesa importante per l’Europa del 2020. Lecce non può sciupare questa occasione”.



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