Niente prelievi se la Posta è chiusa. L’Aduc interpella l’Antitrust per pratica commerciale scorretta

Poste Italiane resta ferma sulla sua decisione di impedire i prelievi fuori dall’orario d’ufficio. L’Aduc: ‘Abbiamo chiesto all’Antitrust di pronunciarsi in merito, domandando anche la sospensione immediata della pratica commerciale’.

I disagi per i clienti continuano così come le proteste, ma Poste Italiane sembra inamovibile, ferma sulla sua decisione di impedire che gli sportelli automatici funzionino fuori dall’orario d’ufficio. Insomma, alle 13.30 o alle 19.00, a seconda dell’orario di chiusura delle agenzie, i postamat vengono svuotati dalle banconote dal personale per essere riforniti e resi disponibili solo alla riapertura del turno lavorativo successivo. Ergo, chiunque tenti di prelevare del contante ad un postamat, di sera tardi, di notte o nel weekend dovrà semplicemente rinunciarci.
 
Una scelta, quella di Poste Italiane, dovuta all’escalation di spaccate e furti avvenuti nell’ultimo periodo in tutta la Puglia, ma che ha fatto storcere il naso a molti clienti che hanno persino minacciato di chiudere i loro conti. Di più.
 
Secondo l’Aduc, alla beffa si è aggiunta un’altra beffa «Sul sito ufficiale gli ATM (così in gergo tecnico vengono chiamati i bancomat) – almeno quelli di Bari e Lecce  – risultano sempre accessibili. Eppure – si legge nella nota dell’Associazione – non ci è giunta notizia che Poste Italiane abbia ripristinato il servizio, né che il costo annuale della carta bancomat sia stato decurtato,
come sarebbe lecito attendersi vista la restrizione nella fruizione di un servizio che, per sue caratteristiche, serve soprattutto negli orari di chiusura degli uffici».
 
Di certo, per chi lavora o resta a corto di contanti nel fine settimana vuoi per una spesa improvvisa, vuoi per una necessità, non è facile, non è semplice adeguarsi a questa limitazione.  
 
«È normale un simile comportamento?» Sì domandano dall’Aduc che senza nemmeno attendere una risposta scontata ha deciso di chiedere all’Antitrust di pronunciarsi in merito, domandando anche la sospensione immediata della pratica commerciale in essere. Agli utenti pugliesi e materani danneggiati da Poste Italiane consigliamo di rivolgersi all’arbitro bancario finanziario ed all’autorità giudiziaria.



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