"La venissero a fare la Tap!”. Urlano così i sindaci ai piedi della statua di Sant’Oronzo a Lecce dopo aver elencato i quasi 80 primi cittadini del Salento che hanno sottoscritto l’appello inoltrato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiedendo a gran voce lo stop dei lavori di Tap.
La grande assemblea pubblica del comitato No Tap svoltasi ieri in Piazza Sant’Oronzo, nel comune capoluogo della provincia, è stata un autentico successo. Circa duemila le presenze intonro all’ovale della Lupa, proprio ai piedi del Sedile, con i prima fila i sindaci di quasi tutto il Salento con la fascia tricolore sul petto.
Ci sono uomini, donne, bambini, giovani, anziani, provenienti dalle più svariate estradizioni politiche, ma per una sera sono tutti uniti, uno accanto all’altro, per gridare No Tap (guarda il video). E così, dunque, dopo due settimane trascorse per strada nei pressi del presidio del cantiere della multinazionale del gas a Melendugno, dopo gli incontri con il Prefetto, la Regione, la Provincia e quanto altro, ieri i cittadini si sono riuniti a Lecce.
Una manifestazione pacifica, ordinata, ma mossa da un grande sentimento: “il sentimento che proviamo per la nostra terra”, spiegato i manifestanti. Alle 19 è scattata la protesta e la Piazza centrale di Lecce si è riempita nel giro di pochissimi minuti. Le comunità dell’intera penisola salentina sono rappresentate dai loro sindaci, firmati dell’appello rivolto al Capo dello Stato. “Manca la firma di Paolo Perrone”, chiosa qualcuno.
In effetti in un primo momento l’autografo del Primo Cittadino del capoluogo non c’è, ma arriva poco dopo. C’è chi accusa Perrone di essere rimasto troppo in silenzio in questi giorni, c’è chi dice che la sua adesione è arrivata con notevole ritardo, ma sta di fatto che nel documento che sarà consegnato nelle mani del Presidente Mattarella ci sarà anche la città di Lecce.
Una grande giornata di proteste, quindi, quella di ieri apertasi con l’incontro sul lungomare di San Foca organizzato dal Movimento 5 Stelle con la presenza del Deputato Alessandro Di Battista. In migliaia ieri hanno detto “NO”, si sono apposti a un’opera che ancora conserva lati poco chiari. Intanto oggi potrebbero concludersi le operazioni di eradicamento degli ulivi in località San Basilio.
