103 anni di ‘storia’. Tanti auguri Luce, la nonna che ha vissuto la Grande Guerra

Nonna luce soffierà su 103 candeline circondata dall’affetto dei suoi figli, nipoti e pronipoti. La sua vita, come afferma Giovanni D’Agata, è una lezione di storia da tramandare alle nostre nuove generazioni.

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Nonna Luce sta per soffiare su ben 103 candeline. Difficile sintetizzare oltre un secolo di vita, fatta anche di sacrifici come quelli vissuti da tante donne del Sud, ‘costrette’ a vivere la Guerra lontano dalle “trincee” e dal fonte composto dai militari arruolati per difendere la Patria.

Luce Daniele (questo il suo nome), infatti, ha dovuto ben presto imparare a cavarsela da sola, ad affrontare la quotidianità insieme alla sorella maggiore, al padre e alla madre contadini che lavoravano la terra dalla mattina fino alla sera.

Nonna Luce, è nata nel 1915 a Gemini, piccola frazione di Ugento che conta poco più di 1.600 anime. Si è spostata con Vincenzo Coppola a ventidue anni, ma solo dopo tre anni ha dovuto “salutare” il marito, chiamato a combattere la Seconda Guerra Mondiale. È toccato a lei provvedere al nido familiare, crescere come ha potuto i suoi tre figli Salvatore, Francesco e Antonietta. Oggi ha dieci nipoti e quindici pronipoti, pronti a festeggiare il traguardo raggiunto da questa grande donna.

«La sua vita – commenta Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” – è una lezione di storia da tramandare alle nostre nuove generazioni. Anche l’amministrazione comunale di Ugento (della quale fa parte anche uno dei suoi nipoti, Gianfranco Coppola, che per l’occasione la rappresenta), ricorda che “Una comunità cresce solo nella misura in cui gli anziani hanno qualcosa da tramandare ai giovani, anche perché, come diceva Cicerone, un popolo senza memoria del passato è un popolo che rimarrà sempre bambino».

Buon compleanno, nonna Luce.



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