Parabita, un’intera città a tavola per celebrare lo spirito della vicinanza

Con la “Notte della Vicinanza 2024” Parabita riesce nel miracolo di vedere un’intera città mettersi attorno a numerosissime tavolate

Con la “Notte della Vicinanza 2024″ Parabita riesce nel miracolo di vedere un’intera città mettersi attorno a numerosissime tavolate per celebrare lo spirito della vicinanza e della solidarietà.

Anziani e giovani organizzano le proprie tavole chiamando a raccolta i residenti delle strade vicine, abitate anche dai tanti emigranti che in questi giorni sono in Salento presso le proprie famiglie d’origine. Ognuno prepara qualcosa e si divide tutto, in una festa che finisce per cancellare, davanti alla compagnia e al buon cibo, vecchie e nuove ruggini personali.

L’anno scorso presero parte alla “Notte della Vicinanza” oltre 2000 persone e quest’anno i numeri sono ancora più incoraggianti, facendo presagire che i commensali “di strada” potranno essere più di 3000, mirando a sovvertire il pregiudizio che vede il vicinato sinonimo di diffidenza e ostilità.

Importante è il momento della solidarietà, con l’estrazione di dispositivi salva la vita da donare alle persone non autosufficienti.

Nata l’anno scorso da un’idea dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Stefano Prete, la “Notte della Vicinanza” si propone di diventare in futuro un appuntamento da festeggiare, nello stesso giorno, in tutto il Salento, dando vita a un “terremoto” benefico di festa, entusiasmo e condivisione.

Afferma il Sindaco di Parabita, Stefano Prete: “Chi non vive di persona la ‘Notte della Vicinanza’ di Parabita non può immaginare l’entusiasmo, la gioia e le vibrazioni che questa iniziativa produce. Ci vogliono convincere che la nostra vita dev’essere vissuta nel chiuso delle abitazioni e con in testa solo le nostre faccende personali, invece è vero esattamente il contrario. Il 23 agosto migliaia di parabitani e di turisti, uniti dalla voglia di stare insieme e di condividere momenti di convivialità, sprigioneranno un’energia incredibile. Il tutto tra buon cibo condiviso, musica di strada e solidarietà”