L’obbligo vaccinale slitta al 2019? Il dissenso di Anci Puglia ‘Si mantenga inalterato il disposto della Legge Lorenzin’

Per le iscrizioni a nidi e scuole dell’infanzia, l’obbligo vaccinale parte dal 2019. Ma c’è chi non ci sta e sostiene i sindaci che hanno emesso ordinanza.

L’emendamento a firma M5S al decreto Milleproproghe ha determinato lo slittamento dell’obbligo vaccinale per l’anno scolastico che sta per iniziare.

La questione ha fatto e fa discutere. Oggi, a 15 giorni dalla riapertura degli edifici scolastici, interviene il presidente Anci Puglia, Domenico Vitto, in merito alle ordinanze che qualche sindaco ha emesso in merito all’assolvimento degli adempimenti vaccinali.

Vitto esprime sostegno e condivisione a quei primi cittadini che, a rischio di diventare impopolari tra il vasto pubblico no-vax, hanno ordinato gli adempimenti quale condizione per l’ingresso alle scuole dell’infanzia e ai nidi.

“La posizione dei primi cittadini – dichiara il presidente Anci Puglia – esprime il dissenso delle comunità sull’emendamento approvato in Senato al Decreto Milleproroghe, che rinvia al prossimo anno l’obbligo vaccinale introdotto dalla Legge 119/2017. L’obbligo vaccinale rappresenta il diritto alla salute di ogni singolo bambino, ma anche un dovere ineludibile nei confronti della collettività. I vaccini sono un mezzo di protezione individuale, ma rappresentano anche uno strumento indispensabile per proteggere chi è più fragile dal punto di vista immunitario. Va ribadita la priorità e la necessità della copertura vaccinale prevista dalla legge 119/2017, quale azione fondamentale e indispensabile di prevenzione e tutela della salute pubblica, di cui inevitabilmente primi responsabili sono anche i Comuni”.

L’appello

“Mi associo – conclude Vitto – all’appello lanciato a tutti i parlamentari, dall’Ordine dei medici, per eliminare l’emendamento alla Camera e mantenere inalterato il disposto della legge Lorenzin. Eventualmente, sulla questione sarà determinante l’intervento della Corte Costituzionale, su sollecitazione delle Regioni”.

La questione è aperta.



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