Oronzo, Giusto e Fortunato: torna la festa, ma non gabbate lo santo

Parte domani la tradizionale festa dei santi patroni a Lecce. Con Sant’Oronzo i leccesi chiudevano l’estate. Oggi è¨ cambiato tutto. Luminarie, eventi e concerti in quantità riducono l’appeal della festa civile. Resta invece sempre intramontabile quella religiosa

Innanzitutto fede e religiosità poi tutto il resto. Non c’è bisogno di ribadirlo, ma il fatto che il Vescovo di Lecce non perda occasione per farlo, non soltanto è giusto ma anche doveroso.

La festa dei santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato è da sempre un’occasione di incontro per la comunità leccese e salentina, per questo è importante prendersene cura.

Il programma delle celebrazioni civili e religiose è stato reso noto in queste ore dall’arcivescovo metropolita Domenico D’Ambrosio, dal sindaco Paolo Perrone e dal presidente del comitato feste patronali di Lecce Gianni Renna.

Un programma ricco, ma al tempo stesso non sfarzoso in linea con i tempi da spending review e in ossequio alle esortazioni e ai moniti del vescovo che ha sempre parlato di una festa essenziale, così come essenziale fu la vita dei santi.

Ma la festa di Sant’Oronzo a Lecce, è inutile negarlo, non è più quella di una volta, diciamo pure che ha perduto il suo valore di centralità nell’estate salentina e leccese.

La città capoluogo è un  crocevia di eventi, spettacoli, feste, rassegne e festival tutto l’anno. Lecce per 12 mesi, 52 settimane, 365 giorni è capitale di Cultura. La festa è solo un capitolo fra i tanti. Prima era imperdibile, oggi chiediamoci se lo sia ancora.

Di certo è impedibile la solenne processione e la devozione dei fedeli autentici. Per il resto di bancarelle in giro per le strade s ne trovano tante in tutti i paesi della provincia, ogni giorno. Insomma è sempre festa, non solo la domenica.

Sant’Oronzo queste cose le ha capite da un pezzo…

Consulta il programma dettagliato dei 3 giorni di festa.

Visita questa pagina invece per le foto delle luminarie e della processione.



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