Sicurezza sul lavoro, i Sindacati dal Prefetto per l’Osservatorio provinciale

Cgil, Cisl e Uil dal Prefetto di Lecce: ‘Sempre disponibili a partecipare al processo che vuole generare cultura della sicurezza sul lavoro’

Fare in modo che l’Osservatorio Provinciale della Sicurezza sul Lavoro sia un organo sempre più in grado di incidere nel territorio sui processi dai quali può dipendere la vita dei lavoratori. È con questi intenti che le parti sociali hanno incontrato il Prefetto di Lecce avendo come faro il Protocollo d’intesa siglato il 5 maggio 2022. Nel convincimento che solo le politiche di prevenzione nelle sedi della bilateralità, seguite poi da quelle di repressione, possono contribuire a diffondere a macchia d’olio la cultura della sicurezza.

“Come Organizzazioni Sindacali – scrivono in una nota i segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil consideriamo la prevenzione una strategia centrale per la riduzione di infortuni e malattie professionali, basata su una diffusione specifica e mirata della formazione e sul coinvolgimento partecipato di chi rappresenta il lavoro a tutti i livelli e, in quest’ottica, fondamentale è il ruolo svolto dalla bilateralità territoriale, le cui azioni andrebbero sostenute e valorizzate dalle Istituzioni. Riteniamo, altresì, decisivo incentivare il processo di digitalizzazione e innovazione tecnologica al servizio di banche dati funzionali al monitoraggio e valutazione dei processi”.

Avevano destato allarme nei giorni scorsi i dati diffusi dall’Inail, dati che certificano come nei primi undici mesi del 2022 le denunce di infortunio sul lavoro siano aumentate del 29,8% rispetto allo stesso periodo del 2021 e siano in aumento del 9,7% anche le patologie di origine professionale denunciate. Numeri non migliorati dall’unico dato che risulterebbe in calo, ovvero quello relativo alle denunce con esito mortale, in diminuzione del 9,9%. Se, infatti, si certificano i soli casi tradizionali di decesso, al netto di quelli da Covid, che com’è noto è stato equiparato ad infortunio, le morti sul lavoro non solo non sono in diminuzione ma risultano in aumento. Il tutto in un territorio come il Salento che si è collocato lo scorso anno al 7° posto della triste classifica nazionale che misura l’incidenza delle morti bianche rispetto al numero degli occupati.

“Come Cgil, Cisl e Uil – proseguono Valentina Fragassi, Ada Chirizzi e Mauro Fioretti – abbiamo reso al Prefetto di Lecce la più completa disponibilità a partecipare al processo che vuole contribuire a generare cultura del lavoro, cultura del buon lavoro e della sicurezza. Tutto ciò è fondamentale per mettere in moto la macchina della vigilanza, dei controlli e quindi della repressione, dove necessaria, e per individuare le strategie di intervento territoriale nonché la relativa attuazione. Fondamentale risulta essere l’approfondimento ai tavoli di settore, con particolare riferimento a edilizia, agricoltura, terziario, così come pure i percorsi di informazione e formazione. Il tutto in linea con limportante lavoro in corso a livello nazionale avente quale obiettivo la condivisione di un Patto per la Sicurezza sul Lavoro’.



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