Out due medici e il Pronto Soccorso del ‘Vito Fazzi’ rischia il collasso

Si fa sempre più critica la situazione nel Pronto Soccorso del Fazzi di Lecce. L’associazione Salute Salento lancia l’allarme: dal prossimo 1 maggio due medici dell’ambulatorio si trasferiranno e sarà più difficile gestire il tutto. Dietro l’angolo l’esasperazione dei pazienti.

Nuovo allarme al Pronto Soccorso dell’ospedale di Lecce, e questa volta si rischia davvero il collasso. Dal prossimo 1 maggio, infatti, nello spazio di primo intervento del ‘Vito Fazzi’ mancheranno due medici e, visto l’andamento sempre più crescente delle presenze, il rischio è quello di un collasso dell’ambulatorio. A lanciare l’allarme è l’Associazione Salute Salento che riporta come due dei sette  medici in organico hanno già comunicato che fra un paio di giorni lasceranno il servizio per entrare a far parte della ‘medicina generale’. Resteranno solo cinque medici, insomma, chiamati a garantire l’apertura h24.
 
‘Parliamo di medici che lavorano già come guardia medica dalle 20 di sera alle 8 del mattino – scrivono da Salute Salento – e che possono integrare soltanto con 12 ore aggiuntive la settimana. Per coprire una postazione medica di 24 ore servono 5 medici a tempo pieno perché i turni sono: mattina, pomeriggio, notte, smonta e riposo. Insomma, servirebbero 15 medici, ma ce ne sono soltanto 5’.
 
Una vera e propria emergenza, quindi, che potrebbe degenerare col tempo. ‘Cosa fare per smaltire la fila e stemperare le insofferenze dell’attesa? – si chiede Cesare Mazzotta, presidente di Salute Salento – Pare ovvio: istituire un altro ambulatorio. Magari delocalizzato al vecchio Fazzi, in piazza Bottazzi. Una soluzione proposta da anni e che vedrebbe bene la creazione di un “Punto di primo intervento”, come c’è già a Campi e a Nardò. Invece – chiosa ancora Mazzotta – si aspetta che accada l’irreparabile, come hanno paventato i sindacati (e non solo) nei giorni scorsi. Quindi parliamo di eventi prevedibili e di misure che tardano ad arrivare, soprattutto alle porte dell’estate, con i flussi turistici, la traumatologia della strada e le ferie del personale che rischiano di far scoppiare le arterie al personale in prima linea’.
 
L’esasperazione, d'altronde, non è nuova tra i corridoi del Pronto Soccorso del Fazzi. Lo scorso 23 febbraio, infatti, un uomo di Lizzanello è stato denunciato per aggressione e interruzione di pubblico servizio dopo aver schiaffeggiato il medico di turno del Pronto Soccorso, dove aveva accompagnato la moglie che aveva avvertito un malore. L’attesa era tanta e l’uomo aveva perso le staffe.
 
‘I segnali – conclude la nota dell’associazione – ci sono tutti. Sulla scia emotiva della morte del giovane di Novoli a settembre scorso, nelle tre settimane successive si sono verificati altri cinque episodi di intolleranza e di aggressione a carico degli infermieri del triage, con relativa denuncia. Autori soprattutto soggetti incivili e ignoranti che mal sopportano le lunghe attese’.



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