Paola e Daniela Bastianutti, Casarano non dimentica la follia di Sharm el Sheik

Le sorelle Bastianutti, Paola e Daniela, entrambe vittime dell’attentato di Sharm, vivono ancora nel ricordo di un paese intero, a distanza di anni da quel maledetto attentato.

Uno choc, dopo la folle notte di sangue di Sharm el Sheik, in cui tre attentati esplosivi provocarono la morte di quasi 90 turisti Casarano pianse Paola e Daniela Bastianutti, le due studentesse coinvolte nelle esplosioni terroristiche.

Il 23 luglio del 2005, un’intera comunità perdeva due sue giovani figlie, in un silenzio così assordante, che fa sentire ancora oggi il suo eco a distanza di anni, sedici anni.

Lo zio partito per l’Egitto assieme al ragazzo di Paola, per identificare il corpo, ma allora, la speranza che le ragazze fossero entrambe al sicuro, sane e salve era ancora viva.

Claudio Bastianutti, padre delle due ragazze, professore presso l’istituto Tecnico Industriale “Meucci” e consigliere comunale, che insieme agli altri parenti cercavano di rassicurare le centinaia di persone, amici e conoscenti, che chiedevano notizie.

Un contatto con il tour operator che aveva organizzato il viaggio delle ragazze aveva dapprima avuto riscontri positivi: “le due giovani non erano tra i feriti, né tra i dispersi” perché all’unità di crisi presso la Farnesina, si raccontava di due ragazze sì, ma romane.

Poi, la notizia della scomparsa della più grande, Daniela, e da lì, i pensieri più tristi e lo scoramento più profondo, fino al triste epilogo che ormai tutti conosciamo bene.

Quella data, rimasta impressa nella memoria di molti, è stata ricordata anche quest’oggi e fa rivivere il radioso sorriso mai dimenticato di Daniela e Paola.

La fondazione sorelle Bastianutti: “il ricordo vive nell’azione di chi ama”

La piazza antistante la chiesetta di Santa Maria della Croce in memoria, e soprattutto la fondazione di una Onlus dedicate a Paola e Daniela, voluta fortemente e creata dalla famiglia delle due ragazze, che ancora oggi continuano con l’obiettivo di svolgere attività socio-pedagogiche e di assistenza, destinate a bambini abbandonati, bisognosi di cure e aiuti, per ridonare speranza.

L’amore è più forte della morte” è il pensiero di Papa Francesco riportato sul profilo facebook e a cui si rifà la Fondazione.

Daniela e Paola continueranno così a vivere attraverso quei gesti semplici di affetto e solidarietà, che verranno compiuti dai volontari della fondazione e da quanti credono, con fermezza, che l’amore per la vita è più forte anche della follia cieca e straziante del terrorismo.