Paola Minaccioni si aggiudica il secondo Ulivo d’Oro, il XX Festival del Cinema Europeo premia la Nuova Commedia

Paola Minaccioni ha ricevuto il secondo Ulivo d’Oro, il prestigioso riconoscimento del Festival del Cinema Europeo, giunto alla sua ventesima edizione.

Si cambia genere e si cambia ritmo. Per la seconda giornata del Festival del Cinema Europeo è Paola Minaccioni l’ospite che si è guadagnata la statuetta, subito dopo la grandissima Stefania Sandrelli. L’attrice romana rappresenta una nuova generazione di attori e nuova generazione di cinema. È uno dei volti della Nuova Commedia italiana, frutto di una naturale evoluzione della comicità al passo con i tempi, ma mai banale.

Paola Minaccioni si racconta tra le domande del giornalista e critico cinematografico Enrico Magrelli, dagli esordi agli ultimi lavori, passando per i lavori ambientati a Lecce che hanno indubbiamente segnato l’attrice. È proprio con Mine Vaganti di Ferzan Özbetek che l’artista esordisce nel cinema d’autore ed entra in contatto con la Puglia e con il Salento. E l’esperienza si ripete con Allacciate le cinture di qualche anno dopo, che sancisce l’amore per Lecce, quasi “una seconda casa”. Un’attrice a tutto tondo che non teme di cimentarsi con ruoli drammatici, meno frequenti per chi è improntato al comico.

La visita dell’attrice è duplice: dopo aver risposto alle domande della stampa in una conferenza per i soli addetti ai lavori, l’incontro con il pubblico è stato All’Ombra del Barocco – Liberrima. Con lei si discute di comicità “al femminile”, che è frutto solo di pregiudizi sociali. La comicità è unica e non ha di queste distinzioni di genere. E alla domanda sui suoi progetti futuri da regista (reduce di un solo esperimento dietro la cinepresa), l’attrice risponde che ci sarà solo se la storia è necessaria, senza forzature.

Ed è sullo sfondo delle volte a botte del locale del centro storico di Lecce che Paola Minaccioni, ieri pomeriggio, ha ricevuto il secondo premio della settimana.



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