Leccenews24 anche in questo caso si fa carico della disperazione di un cittadino e racconta la sua storia nella speranza che arrivi la soluzione tanto attesa.
A parlarci, questa volta, è Barbara, 47 anni romana ma residente a Lecce, con una figlia a carico di 20.
Barbara, a seguito di una ischemia cerebrale è rimasta paralizzata per la parte sinistra del corpo e per questo non può muoversi in autonomia.
Per spostarsi dentro casa ha bisogno di un deambulatore, mentre per strada può farlo soltanto con una carrozzina elettrica.
Barbara non può lavorare e sopravvive con la figlia grazie a una pensione di invalidità.
Per questa situazione al limite, la donna ha partecipato a due bandi per l’assegnazione di una casa popolare, sia nel 2011 che nel 2016. A gennaio 2018 le viene comunicato di aver ottenuto, tramite graduatoria del bando 2011, un alloggio.
Barbara ha visitato qualche appartamento che le è stato offerto, ma non tutti rispettavano i requisiti di vivibilità adeguati alla sua situazione: uno era, ad esempio, al quinto piano di una palazzina il cui ascensore era perennemente guasto. Una condizione impossibile da sostenere nel suo stato.
Da qui, la sua scelta è caduta su un appartamento nel quartiere San Pio, di circa 50 mq e al piano rialzato, senza riscaldamento.
Ad un sopralluogo più accurato è emersa qualche criticità. Per poter entrare nel bagno, Barbara deve bloccarsi davanti alla porta poiché il suo deambulatore è più ampio dell’apertura. E poi, ci sarebbe bisogno all’esterno, di una piccola rampa e di una copertura per poter parcheggiare la sua carrozzina elettrica. Parliamo di un dispositivo medico necessario per il trasporto di persone disabili e sotto la pioggia certo non può rimanere!
Da gennaio ad oggi nessuno ha risposto alle sue richieste. Barbara non ha ancora le chiavi del nuovo appartamento poiché chiede che il Comune effettui gli interventi richiesti prima di entrare in possesso dell’immobile. “Ma tra Arca Sud e Ufficio casa del Comune è solo un rimpallo di responsabilità” dichiara amareggiata la donna.
Intanto Barbara paga 500 euro di affitto in un appartamento nel Quartiere Santa Rosa. “E meno male che non abbiamo lasciato la casa dove attualmente abitiamo. Ci saremmo trovate, io e mia figlia, in mezzo ad una strada”.
E negli uffici del Comune? “Alle mie domande fanno spallucce”.
Una situazione che certo non può continuare e che richiede interventi immediati.
