Tante macchine e pochi parcheggi, e a pagarne le conseguenze sono anche le auto munite di pass per disabili. A denunciare il disagio alla redazione di Leccenews24 è stato un turista che ogni anno trascorre le proprie vacanze estive in Salento insieme alla compagna non vedente, che avrebbe diritto ad un posto riservato.
La denuncia è precisa e circostanziata, documentata con un autentico book fotografico dal momento che il cittadino esasperato dall’impossibilità di trovare posto nel parcheggio si è prima ben informato e poi ha scritto alla nostra redazione. Diciamo che siamo solo agli inizi di una vicenda particolare.
Nel mirino della denuncia ci sono i lidi che sembrerebbero “dividersi una zona parking pinetata” nei pressi della località Alimini, concedendo, a suo dire, molti più pass ai loro clienti di quelli spettanti ad ogni operatore balneare, a discapito dei posti pubblici riservati ai frequentatori della spiaggia ‘libera’ e dei disabili. E a discapito anche della sicurezza, ma di questo ne parleremo dopo.
Troppe macchine e pochi parcheggi
Con l’inizio della bella stagione, come ogni anno, il Salento viene letteralmente invaso dai turisti che vogliono godersi le meravigliose spiagge del tacco d’Italia. Insieme al numero sempre altissimo di visitatori, però, arrivano anche non pochi disagi, specialmente per quel che riguarda i parcheggi. A causa del sovraffollamento dei mesi estivi, trovare un posto dove lasciare la propria vettura vicino alla spiaggia somiglia quasi ad una caccia al tesoro, a tutto svantaggio di chi, invece, di quel parcheggio ha assolutamente bisogno.
Maggiore accessibilità per disabili e più sicurezza
Munito del pass per disabili, il turista che ci ha contattato, è solito recarsi nel parcheggio in zona pinetata, ma sono più le volte che deve ritornare a casa rispetto a quelle che riesce a fare un bagno. Cosa accade? Accade che i parcheggi pubblici sono pochi, quelli riservati ai disabili inesistenti.
‘Ogni lido – ci racconta – ha un numero limitato di pass da consegnare ai propri clienti. Ci siamo informati al Comune di Otranto e sappiamo quanti ne spettano agli stabilimenti. Se contate invece i posti auto che i lidi si riservano per i loro avventori, vi renderete conto che superiamo di gran lunga quel numero. Chi controlla? Chi deve controllare? Solo quando andiamo come clienti presso uno dei lidi il posto lo troviamo miracolosamente. Se non possiamo permetterci l’ombrellone allo stabilimento privato, meglio rinunciare alla giornata di mare!’
A preoccupare non è solo l’assenza di posti per disabili, aggiunge l’uomo, ma anche la difficoltà di accesso alla spiaggia libera, dovuta alla mancanza di parcheggi e all’accesso parzialmente ostruito.
E poi: esiste un piano di evacuazione in caso di necessità?
La risposta del sindaco di Otranto
A raffreddare la polemica ci ha pensato il primo cittadino del comune salentino, Pierpaolo Cariddi, che ha precisato che ogni operatore balneare ha diritto a 15 pass per i propri clienti. “Su come questi permessi vengano gestiti, l’Amministrazione Comunale non può entrare nel merito. Spetta, infatti, agli organi preposti all’attività di controllo”.
È, infatti, compito della Polizia Municipale svolgere controllo costante delle zone pinetate. “Riguardo alla Polizia Municipale – conclude – va dato atto che la stessa, con enormi sacrifici, dato il numero ridotto di unità di cui dispone per limiti di legge, svolge un controllo costante nelle zone pinetate”.
