I parcheggi sono, senza dubbio, il tallone d’Achille per una città come Lecce che, grazie alla sua indiscutibile bellezza, può puntare tutto sul turismo, in tutte le sue mille sfaccettature. Trovare un posto è un’impresa titanica per gli automobilisti costretti ogni volta a scontrarsi con le zone a traffico limitato, le strisce blu e l’inciviltà di molte persone che lasciano la macchina in seconda e persino in terza fila o dove non dovrebbero. Il problema è noto, è stato snocciolato più volte senza mai trovare una soluzione, ma se la sosta selvaggia riguarda il parcheggio interno della sede generale della Asl di Lecce allora la “difficoltà” diventa grottesca, un vero e proprio paradosso per lo Sportello dei Diritti che, in una nota ufficiale, ha denunciato una situazione comune tra le strade del capoluogo barocco.
Anche all’interno dell’ex dell’ex Ospedale Psichiatrico Interprovinciale Salentino (OPIS) succede il marasma: come ha raccontato una cittadina, che ha prontamente immortalato il fattaccio, i posti riservati ai disabili non possono essere usufruiti a causa della presenza di autovetture che ne impediscono la manovra.
Il fatto che tutto ciò accada proprio nel luogo che per sua natura dovrebbe rappresentare il massimo organo deputato alla tutela dei portatori di deficit locomotori, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” la dice tutta sulla sensibilità di alcuni cittadini verso i problemi che deve affrontare chi si trova in una condizione di limitazione della propria quotidiana esistenza.
“Poiché in quel luogo non sarebbe titolata alcuna autorità di polizia stradale a sanzionare questi comportamenti – precisa il Presidente D’Agata – la nostra segnalazione, quindi, è contemporaneamente un monito alla dirigenza dell’Asl a maggiori controlli e un invito a chiunque si trovi in quell’area di sosta a prestare la massima attenzione, d’ora in avanti, quando si parcheggiano i propri veicoli”.
