A Porto Cesareo nasce il Parco Archeologico Sommerso, arriva la delibera di Giunta

Si tratta di un passo importante verso la valorizzazione di un patrimonio della località Ionica, polo d’attrazione e ulteriore opportunità di sviluppo per il territorio

“Il potenziale culturale e ambientale di questo comprensorio, l’eccellenza che rappresenta, meritano un disegno organico di valorizzazione partecipata e sostenibile del territorio, che può concretizzarsi nell’istituzione di un Parco Archeologico Sommerso nell’AMP Porto Cesareo, sul modello dell’unica esperienza in ambito nazionale, ossia l’AMP e Parco sommerso di Baia in provincia di Napoli”, con queste parole il Sindaco di Porto Cesareo, Silvia Tarantino, commenta la delibera di giunta che sancisce formalmente la nascita del parco archeologico sommerso nella località rivierasca. Un passo importante verso la valorizzazione di un patrimonio di pregio fiore all’occhiello della località Ionica, Polo d’attrazione e ulteriore opportunità di sviluppo per il territorio, grazie alla collaborazione con Università del Salento, Sovrintendenza, associazioni ambientaliste, Mibact e Area Marina Protetta  Porto Cesareo.

“Un ringraziamento speciale va alla professoressa Rita Auriemma – prosegue Tarantino – che ha curato campagne fondamentali per la scoperta di pezzi di storia sepolti nel nostro mare. La sua opera di divulgazione anche attraverso le reti televisive nazionali, l’impegno con cui continua a lavorare alla scoperta del nostro passato ci ha portato oggi a questo importante traguardo”.

Con questo provvedimento la giunta comunale ha deciso, ripetiamo, di dare avvio a un processo, partecipato e condiviso con la comunità, finalizzato all’ istituzione del Parco Archeologico Sommerso di Porto Cesareo nel territorio Area Marina Protetta e di costituire un gruppo di lavoro che coinvolga gli enti interessati: il Comune, l’AMP, il Coordinamento Ambientalisti pro Porto Cesareo onlus, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brindisi e Lecce, il Segretariato Regionale del MIC per la Puglia, la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, l’Università del Salento, l’ESAC, e di indicare la prof.ssa Rita Auriemma, afferente al Dipartimento Beni Culturali dell’Università del Salento, coordinatrice del gruppo di lavoro