A Specchia Gallone un parco giochi per i bambini ‘speciali’, sarà dedicato ad Alberto Mauro

Un parco giochi dedicato ai bambini affetti da Sla, Distrofia Muscolare o diversamente abili sarà inaugurato a Specchia Gallone (frazione di Minervino di Lecce)

Il Coronavirus che ha costretto gli italiani a ‘fermarsi’ e ha imposto l’isolamento per spezzare la catena dei contagi ha permesso di accendere i riflettori su alcuni aspetti della vita passati spesso inosservati. Avere spazi per i bambini, soprattutto per quelli speciali, è un limite a cui si sta cercando di rimediare da tempo creando dei parchi che siano inclusivi, perché giocare (e giocare in sicurezza) è un diritto di tutti i bimbi, dall’infanzia all’adolescenza. Così, la Sezione Puglia del Motoclub in sodalizio con l’Associazione Culturale “In Moto per” hanno deciso di stringersi la mano per una iniziativa di solidarietà rivolta ai più deboli. Le idee sono diventate progetti. E i progetti sono diventati giochi per i bambini affetti da Sla, Distrofia Muscolare o diversamente abili. Il Parco sarà dedicato ad Alberto Mauro, un giovane guerriero affetto da Distrofia Muscolare e scomparso qualche anno fa.

«GiochiPark» questo il nome dello spazio creato all’ombra del bellissimo Santuario di Sant’Anna, a Specchia Gallone (frazione di Minervino di Lecce) che sarà inaugurato domenica, 14 giugno con una cerimonia pensata per dare il giusto valore al progetto, pur rispettando le regole imposte per evitare la diffusione del Covid19.

La ‘dedizione’ dei motociclisti solidali, che in questi anni non si sono risparmiati quando si è trattato di dare una mano, di mettere in piedi gare di generosità, e quella dei volontari dell’Associazione capitanata da Andrea Gianfreda ha permesso di realizzare una struttura utile e terapeutica, patrocinata dal Comune di Minervino di Lecce.

«Spesso la malattia lascia senza parole chi osserva il mondo della disabilità motoria dall’esterno. Noi siamo profondamente coinvolti» si legge nel comunicato a firma di CCMotorday e Motoclub degli appartenenti all’Arma dei Carabinieri aperto a tutti coloro che amano la moto e la solidarietà. Una sorta di motto per dare e darsi coraggio, per lasciare da parte le parole e agire, per quanto possibile. Tutti possono fare qualcosa per gli altri, gesti grandi e piccoli.

Programma

Rispettando le norme del Dpcm e le direttive del Governatore della Regione Puglia, alla cerimonia parteciperà una delegazione del MotoClub rigorosamente in motocicletta, una delegazione dell’Associazione culturale In Moto Per, delegazioni di altre associazioni e la madrina di Telethon Anna Maria Accoto.

Il programma sarà scandito in questo modo. Alle 17.00 un mazzo di fiori sarà deposto sulla tomba di Alberto, luce del percorso che ha portato alla realizzazione del parco giochi. Alle 18.00 sarà celebrata la Messa sul piazzale antistante il santuario di Sant’Anna, sempre nel rispetto del distanziamento sociale. Dopo la funzione, la parola passa ad Andrea Gianfreda, Presidente dell’Associazione in Moto per. Poi tocca a Domenico Taddei, capo sezione Motoclub CC Motorday. Chiuderà gli interventi Anna Maria Accoto,  Coordinatrice provinciale di Telethon.

Sarà poi la volta del taglio del nastro inaugurale con il lancio di palloncini bianchi. Una cerimonia semplice, sobria.

«L’isolamento che ci hanno imposto per spezzare la catena dei contagi dovrebbe averci fatto capire, perché lo abbiamo vissuto, cosa significa essere (e sentirsi) soli. Per questo – ha dichiarato Andrea Gianfreda, presidente dell’Associazione “In moto per…” – dobbiamo tendere una mano verso gli altri, fermarci a chiedere alle persone che abbiamo accanto, soprattutto a quelle più deboli, se hanno bisogno di qualcosa e aiutarle, se possibile, anche regalando loro un minuto del nostro tempo, un sorriso, una parola di conforto. A volte basta un ‘banale’ “Ciao, come stai?”».

«I cambiamenti più grandi cominciano sempre da piccoli passi – ha concluso Gianfreda – per questo abbiamo voluto dare il via ad una raccolta fondi che, grazie alla generosità, è diventata un parco giochi dove tutti i bambini, anche quelli speciali, possano giocare insieme»