Palco vuoto, luci spente e niente musica: il Parco Gondar di Gallipoli resta chiuso

Il Parco Gondar di Gallipoli che in questi anni ha ospitato artisti salentini e internazionali quest’estate non aprirà le sue porte. I gestori lo hanno annunciato in un lungo e amaro post su facebook.

La notizia era nell’aria, ma fino alla fine tutte le persone che in questi anni hanno animato il Parco Gondar di Gallipoli hanno sperato in una soluzione dell’ultimo minuto che potesse ‘salvare’ l’estate nella Perla dello Ionio. E invece…la musica sarà spenta, almeno per quest’anno. A dare l’ufficialità un lungo post sulla pagina Facebook della struttura più importante del Sud Italia che è riuscita portare in Salento nomi eccellenti: da David Guetta a Bob Sincler, passando da Marlene Kuntz, Gigi D’Agostino, Pino Daniele, Subsonica, Fabri Fibra, Planet Funk. È persino difficile elencare (o scegliere) tutti gli artisti che si sono esibiti sul palco a pochi passi dal lungomare.

Una risposta alle centinaia di richieste di informazioni

«Abbiamo atteso fin troppo a dare questo annuncio, perché per noi è davvero molto duro ammetterlo. Ma sono davvero troppe le mail che ci stanno arrivando chiedendoci quando uscirà la programmazione 2018. Quest’anno il “Parco Gondar” non ci sarà» si legge sui social nella nota a firma di Ferruccio, Christian, Giusy, Flaminia, Marco, Silvia, Luigi, Oreste, Bruna, Silvana. Del resto, maggio era il mese in cui iniziavano a uscire le prime indiscrezioni sul cartellone che sarebbe poi stato costruito passo dopo passo.

Lo sfogo

«Per noi non è mai stato facile, gli ultimi quattro anni poi sono stati un vero incubo, ma abbiamo sempre sperato che questo momento non arrivasse mai. Siamo stati fiduciosi fino all’ultimo momento perché super convinti delle nostre ragioni, di aver rispettato tutte le regole e le normative, di avere tutti i permessi richiesti da tutti i diversi enti preposti, ma purtroppo questo dovrà essere dimostrato in un processo penale che si accinge a partire e chissà quanto durerà». In effetti, sono stati anni difficili per il Parco, finito spesso sotto le luci della ‘giustizia’.

«Siamo disillusi e demoralizzati, ma ancora fiduciosi che poi nel processo tutto sarà chiarito, speriamo di non essere un domani prosciolti sulla carta ma con l’attività oramai perita», continuano.

«Scriviamo questo non rispettando i consigli di chi ci assiste che ci ha invitati a stare in silenzio, ma se dobbiamo andarcene almeno vogliamo spendere due parole, vogliamo essere come sempre schietti e sinceri e raccontare un poco di noi a chi non ci conosce, perché oltre al male di perdere le nostre vite spesso subiamo quello di chi ci considera “abusivi” di chi pensa che siamo in zona agricola quando siamo in zona F. Chi pensa che sia giusto perché abbiamo navigato dell’oro, ma quale oro !? possiamo solo sorridere, a pensare a quanti sacrifici fatti, a chi non sa quali grandi e piccoli artisti abbiamo ospitato e quante belle manifestazioni abbiamo accolto».

I ringraziamenti

Poi una serie di Grazie, dallo staff che ha lavorato in questi anni a chi ci ha supportato senza dimenticare gli artisti, salentini e internazionali. Ultimo, ma non ultimo ringraziamento a Carl Brave e Coez che hanno dedicato una canzone intitolata proprio “Parco Gondar” come aveva fatto anche Alessandro Mannarino con  “Parco Gondar Boa Energia”

Sarà un addio o soltanto un arrivederci? Per ora è difficile dirlo.



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