Basta cliccare su http://dati.comune.lecce.it e i dati con le informazioni da palazzo Carafa non avranno più nulla di segreto.Scrivendo la chiave di ricerca scelta nello spazio dedicato, l'utente potrà vedere i dataset trovati dal sistema ed effettuare l'approfondimento desiderato.
È stato presentato, così, il “2° Lecce Open Data Contest”, il concorso sugli open data che quest’anno vede anche la partecipazione della Camera di Commercio di Lecce.
Del resto, già a Giugno presso l’Ente camerale in viale Gallipoli venne sottoscritto un protocollo d'intesa tra Comune e Camera di Commercio, che ha la finalità di promuovere lo sviluppo imprenditoriale del territorio grazie all'utilizzo degli 'open data'.
L'obiettivo dell’accordo è proprio quello di avvicinare i cittadini e gli utenti alle attività promosse dalla CCIAA. Anche il concorso che oggi vede protagonista il Comune di Lecce vuole facilitare l’accesso al patrimonio informativo pubblico del portale dei dati aperti, con l’obiettivo di accrescere la trasparenza e la partecipazione e dare un incentivo a nuove opportunità nel campo dell’innovazione tecnologica che diviene ogni giorno di più chiave di volta per lo sviluppo.
I dettagli sono stati sciorinati dall'assessore all'Innovazione Tecnologica, Alessandro Delli Noci, dal presidente e dal segretario della Camera di Commercio, Alfredo Prete e Francesco De Giorgio e dall'Open Data Manager del Comune, Raffaele Parlangeli.
Al contest, che sarà disponibile anche sul sito della Camera di Commercio di Lecce oltre che su quello del Comune, potranno partecipare i cittadini europei maggiorenni, le scuole, le Università e le imprese. Dovranno essere proposte idee finalizzate al riuso degli Open Data, indicando soluzioni e servizi in odore di innovazione, il tutto per fare di Lecce una "città attiva", in continuo sviluppo, sempre nel rispetto della qualità della vita.
Grazie al contest verranno cercate e premiate le proposte più interessanti per l'utilizzo dei dataset. Comune e CCIAA hanno messo in palio ben 5 premi per complessivi 18mila euro, al fine di riconoscere quelle idee che possano contribuire a nuovi modelli di business e nuovi mercati.