Sarà il lungo ponte di Pasqua, che quest’anno cade a ridosso del 25 Aprile, la cartina al tornasole del turismo salentino. Come sempre, ma forse ancor di più, nella speranza che la crisi economica non faccia cambiare idea a chi ha deciso di mettersi in viaggio, regalandosi una vacanza.
Magari nel Salento, territorio che continua a non perdere il suo appeal tra coloro che vogliono coniugare bellezze naturalistiche, cultura, enogastronomia e divertimento facendo attenzione al portafoglio. Si spera di avere il tempo dalla nostra parte, ossia condizioni metereologiche favorevoli che possano esaltare i colori ed i profumi dalla vacanza. Ma questa è una variabile che sfugge agli operatori turistici e commerciali e a chi programma e organizza l’accoglienza sul territorio.
Dalla sua, il Salento, in queste ultime settimane, ha comunque avuto autentici spot trainanti che facendo conoscere i suoi paesaggi possono forse aver convinto qualcuno a scendere giù nel tacco, del tacco della Puglia. Ci hanno pensato, per esempio, Ferzan Ozpetek con il suo «Allacciate le cinture» ed Edoardo Winspeare con «In grazia di Dio». E perché no, come non considerate uno spot per il nostro territorio i complimenti che sono circolati sul Salento a firma di Richard Gere dopo la sua visita alle nostre parti? Autentici spot che magari saranno stati ancora più spinti dal profumo del pasticciotto Obama che si è sparso nella capitale in occasione della visita del Presidente degli Stati Uniti e che saranno accompagnati dalla colonna sonora dei Negramaro in onore degli azzurri per i mondiali che si disputeranno in Brasile. Certo, che belle cartoline. Peccato però che qualche neo, in questi mesi, non sia mancato nella promozione della nostra immagine: gli episodi di criminalità del Nord Salento, finiti nelle pagine di cronaca nera nazionale, devono preoccupare in tal senso perché la bellezza di un territorio è fatta anche dalla sua sicurezza sociale.
È male hanno fatto le immagini finite su Tg e rotocalchi nazionali ed internazionali dello sgretolamento della nostra bellissima falesia, con i danni alla costa ed i vari divieti di balneazione tra Roca e Otranto, passando per Torre dell’Orso e la marina di Sant’Andrea. A tal proposito si apprende in queste ore che la Procura di Lecce avrebbe aperto un fascicolo d’inchiesta. L’ipotesi di reato formalizzata dal procuratore aggiunto, Ennio Cillo, che al momento è a carico di ignoti, è di disastro colposo. L’indagine è volta a verificare che tutte le autorità competenti stiano facendo i necessari accertamenti per individuare le aree effettivamente a rischio crollo e quelle che non lo sono e se esista un reale stato di allerta.