Pasqua nel Salento. Turisti sì, navetta no

Nel giorno di Pasqua, per il terzo anno consecutivo, l’Aduc denuncia la sospensione del servizio navetta da e per l’aeroporto di Brindisi. Causa festività in rosso sul calendario

 Per il terzo anno consecutivo, l’Aduc  fa notare come le buone abitudini non si perdano mai «niente navetta per aeroporto e turisti appiedati anche questa Pasqua»

Tra il serio ed il faceto, l’Aduc, l’Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori, rende nota una notizia che ha dell’incredibile: nell’annus turpitudinis III, come lo chiamano gli avvocati Alessandro Gallucci e Valentina Papanice, tutti i turisti che nel giorno di Pasqua avrebbero voluto prendere il bus navetta da e per l’aeroporto di Brindisi saranno spiazzati. Il servizio non sarà garantito come  prontamente annunciato sul sito dell’azienda che gestisce la tratta in regime di convenzione pubblica. Potenza dell’importante appuntamento religioso.
« Ci sono abitudini difficili da sostituire. Inutile citarle tutte, ma quella di lasciare appiedati i turisti e più in generale tutti gli utenti, nella tratta Lecce – Aeroporto di Brindisi e ritorno, nel giorno di Pasqua ci sembra francamente inaccettabile. Lo denunciammo lo scorso anno ed anche due anni fa…» tuona l’Aduc. «Stupiti siamo andati a verificare gli aerei da e per Brindisi nella giornata di domenica 20 aprile. Non ci pare che l’aeroporto sia chiuso. Allora abbiamo controllato i treni e gli autobus di altre linee: anche qui tutto normale come sempre. Sita, evidentemente, è un’azienda spiritualizzata. Chi parte da Lecce e che ci vuole arrivare dovrà arrangiarsi. Una forma di penitenza pasquale dell’ultima ora. Davvero si può credere che solamente perché domenica ricorre anche una festività religiosa un servizio pubblico possa essere sospeso?».

​La riflessione è fin troppo banale: può dirsi a vocazione turistica un territorio che nel suo primo periodo di maggior visibilità sacrifica un servizio fondamentale sull’altare di un’organizzazione aziendale che consente ai suoi dipendenti di non lavorare nel giorno di Pasqua?

La risposta non si deve nemmeno fare fatica a pronunciarla.