C’era "mezza Lecce", come diciamo noi, ed è proprio vero, complice anche la paura del maltempo tantissimi hanno scelto la proposta del Museo. Ieri, nel giorno di Pasquetta, è stata la città di Calimera a fregiarsi del titolo di reginetta, non solo per il flusso di gente, ma soprattutto per l’originalità delle iniziative. Protagonista assoluto il Museo di Storia naturale sulla strada per Borgagne, santuario naturalistico ambientale dove migliaia di persone provenienti da tutto il Salento e addirittura da fuori provincia hanno deciso di trascorrere la giornata dedicata a gite e scampagnate.
Piatto forte i percorsi didattici, le attività di intrattenimento per bambini e famiglie e i percorsi natura nello splendido bosco di Calimera, una delle poche testimonianze di un Salento remoto, quando, prima dell’avvento degli ulivi, il territorio della provincia di Lecce era interamente ricoperto da foreste. Si tratta di una superba lecceta, ovvero un bosco di lecci (da cui Lecce) all’interno del quale sono ospitate specie animali di altissimo pregio, alcune autoctone, altre no e dove è possibile scorgere le tane delle volpi e delle donnole.
Il Museo di Calimera ha offerto spazi di cultura e riflessione ecologica che hanno divertito adulti e bambini, soprattutto intorno a mezzogiorno, quando gli operatori del Museo hanno liberato alcuni rapaci diurni davanti a centinaia di persone radunatesi per l’occasione. Si trattava di un gheppio e di un magnifico esemplare di poiana, il rapace più grande che abita il nostro territorio. Le famiglie si sono attrezzate con tutto il corredo tipico dei pic-nic di Pasquetta, panini e “stanati” alla salentina, con pasta al forno, focacce e polpette. Insomma, nonostante il tempo quasi invernale, la Pasquetta è pienamente riuscita unendo cultura, natura e divertimento.
Presenti per raccontare la Pasquetta 2015 nel Salento i principali network televisivi, da Raitre a Telenorba e Telerama. Insomma ieri è stato il giorno di Calimera, anche perché a poche centinaia di metri dal Museo di storia naturale si svolgeva un altro evento dal forte sapore culturale e cioè il tradizionale pellegrinaggio di Pasquetta alla chiesa campestre di San Vito e il passaggio nella famosa pietra forata, per un rito di fertilità che Leccenws24.it ha raccontato proprio l’anno scorso.