Passa con il rosso al semaforo per soccorrere la figlia: accolto il ricorso per annullare la revisione della patente

Per tre volte una professionista salentina aveva violato il codice della strada per recarsi a casa dove la figlia si trovava in cattive condizioni di salute.

Sarebbe dovuta tornare a scuola guida, ma così non è stato. È stata la preoccupazione e l’urgenza di tornare a casa a spingere una professionista salentina a violare ripetutamente il codice della strada, passando con il rosso ad un semaforo per tre volte. Una serie di infrazioni che sono costate 15 punti dalla patente della signora di 56 anni e quasi la revisione della patente. Per fortuna, tutto è bene quel che finisce bene.

A motivare le ripetute infrazioni del codice della strada sono state le condizioni di salute della figlia a casa. A distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, la signora ha collezionato tre multe nell’agro di Aradeo proprio mentre si precipitava a casa, preoccupata dallo stato di salute della figlia. Per ben tre volte, dunque, allo stesso semaforo, la donna non ha premuto il pedale del freno per rispettare l’obbligo imposto davanti a un semaforo.

Come previsto in questi casi, secondo l’art. 146 bis, comma 3 del codice della strada, i punti da togliere alla patente sono 5, ma la sanzione si aggrava nel caso in cui si ripeta l’infrazione a distanza di breve tempo, nell’arco di 12 mesi. Oltre ai punti, infatti, la madre preoccupata andava incontro alla revisione della patente, come notificato dalla motorizzazione. È stato l’avvocato difensore della donna, Sergio Sperti, ad impugnare il provvedimento davanti al Giudice di Pace di Lecce Silvano Trane.

È proprio lo stato di necessità, a convincere il giudice ad annullare la procedura di revisione della patente a cui la signora sarebbe dovuta andare incontro. Come ha spiegato l’avvocato difensore Sergio Sperti, la violazione del codice della strada passa in secondo piano di fronte alla tutela della salute della figlia, che in tutte e tre le occasioni si trovava non in buone condizioni, come prova il certificato medico presentato in sede di ricorso.

Il principio a cui è rifatto il legale è contenuto nell’art. 4 della legge n. 689/81, principio a sua volta mutuato dall’art. 54 del codice penale. Così, il Giudice di Pace ha accolto il ricorso presentato e con sentenza del 29/10/2020 ha annullato la procedura di revisione della patente della signora.