Passano gli anni, ma il dolore non si dimentica. Nassirya, a 10 anni dalla strage

La Puglia e il Salento oggi ricordano il massacro in Iraq dove persero la vita 17 militari italiani e 2 civili. Simona Manca ricorda il dolore di Trepuzzi per Alessandro Carrisi.

Da Bari al Salento. In tutta la regione si ricorda quel terribile giorno di novembre in cui un autoarticolato si introdusse ed esplose nella base militare italiana a Nassirya, portando morte e distruzione.

Oggi, alle ore 17:30, S.E. l’Arcivescovo di Bari Bitonto Mons. Francesco Cacucci, ha officiato nella Basilica di San Nicola una Santa Messa Solenne in ricordo dei caduti della strage.

Un triste anniversario: oggi sono 10 gli anni esatti dalla tragedia. Il vicepresidente della Provincia di Lecce Simona Manca ricorda il terribile dolore di Trepuzzi e dei trepuzzini per la morte di Alessandro Carrisi, uno dei 19 militari italiani dilaniati dall’attacco terroristico nella base irachena.

“Sono trascorsi ormai 10 anni dal quel dolorosissimo 12 novembre 2003 – dice – da quella tremenda notizia che sconvolse il nostro Paese. A Trepuzzi, poi, la notizia dell’accaduto fece deflagrare un’altra bomba nell’animo di ciascuno di noi. Avevamo perso un amico, un fratello, un figlio, un soldato orgoglioso, un vero uomo. Piansero anche i sassi per Alessandro. Non riuscirò mai a dimenticare il silenzio che accompagnò l’arrivo della salma in paese, un silenzio che ci accompagna da quel momento ogni volta che pensiamo alle guerre, ai giovani che muoiono sui fronti caldi, alle tante vite spezzate inutilmente”.

Oggi l’Italia intera ricorda:

Pietro Petrucci, 22 anni di Casavatore (Napoli), caporale dell'Esercito; Domenico Intravaia, 46 anni di Monreale, appuntato dei CC in servizio al comando provinciale di Palermo, sposato e con due figli; Orazio Majorana, 29 anni di Catania, Carabiniere scelto in servizio nel battaglione Laives-Leifers in provincia di Bolzano; Giuseppe Coletta, 38 anni originario di Avola (Siracusa), Vice Brigadiere in servizio al comando provinciale di Castello di Cisterna (Napoli); sposato e padre di una bambina di due anni;
Giovanni Cavallaro, 47 anni nato in provincia di Messina, Maresciallo in servizio al comando provinciale Carabinieri di Asti, ha lasciato la moglie e una bambina di 4 anni;  Alfio Ragazzi, 39 anni, maresciallo dei carabinieri in servizio al Ris di Messina, sposato e con due figli; Ivan Ghitti, 30 anni milanese, carabiniere di stanza al 13/mo Reggimento Gorizia; Daniele Ghione,30 anni di Finale Ligure (Savona), maresciallo dei carabinieri in servizio nella compagnia Gorizia, sposato da poco; Enzo Fregosi, 56 anni, ex comandante dei NAS di Livorno dove viveva con la famiglia, ha lasciato moglie e due figli; Alfonso Trincone, 44 anni, originario di Pozzuoli (Napoli) con moglie e tre figli; Massimiliano Bruno, 40 anni, maresciallo dei carabinieri di origine bolognese; Andrea Filippa, 33 anni torinese, carabiniere dall'età di 19; Filippo Merlino, 40 anni, originario di Sant' Arcangelo (Potenza), sposato; Massimo Ficuciello, 35 anni, tenente dell'esercito; Silvio Olla, 32 anni, dell'isola Sant' Antioco (Cagliari), Sottufficiale in servizio al 151° Reggimento della Brigata Sassari; Emanuele Ferraro, 28 anni, di Carlentini (Siracusa), caporal maggiore scelto in servizio permanente di stanza nel 6° Reggimento trasporti di Budrio (Bologna); Alessandro Carrisi 23 anni, di Trepuzzi (Lecce), caporale volontario in ferma breve, anche lui in servizio nel 6/o Reggimento trasporti di Budrio.

Nell'attentato sono stati coinvolti anche due civili: l'aiuto regista Stefano Rolla, 65 anni di Roma, che stava facendo i sopralluoghi per un film documentario e Marco Beci, 43 anni, funzionario della cooperazione italiana in Iraq.



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