Lecce, patto sociale per le povertà. ‘Il Comune è il solo garante dei poveri’

Alla domanda se il Comune intenda istituire il garante dei poveri, il sindaco ha risposto che l’unico garante è il Comune. Data importante il 19 novembre.

Si legge “Patto locale per la prevenzione e il contrasto della povertà assoluta e per l’inclusione sociale attiva”, si legge mettiamo insieme le associazioni di volontariato per tentare di arginare il fenomeno dilagante della povertà sul territorio, alla luce dei dati allarmanti diffusi da Enti quali la Caritas che ogni giorno sono impegnati nel sostegno ai poveri.

L’incontro in sala Giunta

Nel pomeriggio di ieri il sindaco Carlo Salvemini ha convocato gli attori sociali impegnati in città intorno ad un tavolo al fine di preparare il terreno per la sottoscrizione ufficiale della carta, che avverrà il prossimo 19 novembre della “Giornata mondiale dei poveri“.

La fase preparativa dell’incontro ha visto non poche polemiche e malumori in quanto la convocazione pare non avesse coinvolto alcune associazioni che si spendono non soltanto a Lecce, ma anche in provincia. Un  mancato invito che ha fatto tanto rumore da arrivare alle orecchie del sindaco che, nel giro di poche ore, ha pensato bene di colmare la mancanza.

Partecipato l’incontro a palazzo Carafa

E così l’incontro si è tenuto in base alla tabella di marcia presso la sala Giunta di palazzo Carafa alla presenza del primo cittadino, del presidente del Consiglio comunale Paola Povero, dell’assessore al Welfare Saverio Citraro,  dell’assessore alle Pari Opportunità e Diritti civili Silvia Miglietta, della dirigente di Settore Anna Maria Perulli e di tutti i rappresentanti delle associazioni coinvolte.

Gli obiettivi

La volontà è quella di istituire un tavolo operativo come forma di collaborazione, integrazione e sostegno reciproco, visti i dati poco confortanti sia in provincia di Lecce che nel Capoluogo dove si contano quasi 300 persone che sono in carico attraverso le misure SIA-ReD e ReD, ovvero le misure relative al Reddito di Dignità regionale che mira all’ integrazione del reddito a cui possono accedere tutte le persone che si trovino in difficoltà economiche e in condizioni di fragilità sociale, anche temporanee, tanto da poter essere considerati al di sotto delle condizioni minime per una esistenza dignitosa.

A garanzia delle povertà

Già in ottobre l’associazione Pronto Soccorso dei Poveri aveva chiesto al vicepresidente del Consiglio comunale Marco Nuzzaci, di farsi garante dei poveri al fine di elaborare, tra le altre cose, un censimento ufficiale dei poveri in città e avere una visione dettagliata della situazione, ad adiuvandum l’assessore al Welfare.

Il referente della stessa associazione Tommaso Prima ha proposto all’attenzione del sindaco e dei presenti l’importanza della figura del garante per fare sì che vengano attuate in città azioni mirate di sostegno ai poveri. La risposta di Carlo Salvemini è stata secca, affermando che l’unico garante dei poveri in città è il Comune stesso , aggiungendo, poi, che occorre un gioco di squadra tra i diversi attori sociali al fine di prevenire situazioni di disagio e intervenire laddove possibile la povertà intesa in senso lato, ovvero alimentare, sanitaria ed educativa.

Da qui sono state sciorinate le priorità sulla base anche delle direttive europee, nazionali e regionali in materia di supporto ai bisognosi, a coloro che non riescono a sopravvivere.

Appuntamento il prossimo 19 novembre

La riunione, particolarmente partecipata, si è conclusa con il rinvio al prossimo 19 novembre quando verrà sottoscritto il Patto durante un incontro pubblico all’Open Space previsto per le ore 11.



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