Tutti a letto con l’influenza, il picco è vicino e c’è ancora bisogno di sangue

Tre milioni di italiani sono stati colpiti dall’influenza, tra le più aggressive degli ultimi 15 anni. Il virus ha messo a dura prova anche gli ospedali dove c’è ancora carenza di sangue.

L’influenza, mai così aggressiva, ha costretto a letto milioni di italiani e mandato in tilt gli ospedali di tutta Italia che hanno dovuto affrontare l’emergenza, tra posti letto insufficienti e la carenza di sangue dovuta, tra le altre cose, al calo dei donatori, anche loro alle prese con il virus che gli ha impedito di raggiungere i centri di raccolta in un periodo critico.

E non è detto che il peggio sia passato. Gli esperti avevano annunciato che il picco sarebbe arrivato nelle prime due settimane di gennaio e così è stato. Numeri alla mano, sono tre milioni le persone colpite dall’inizio della sorveglianza, 800mila i casi soltanto nell’ultima settimana.

Dati confermati dall’analisi dell’Istituto Superiore di Sanità secondo cui, quella in corso, è una delle epidemie peggiori da 15 anni a questa parte. Una delle più violente, almeno, visti i sintomi: febbre alta, mal di gola, raffreddore e dolori articolari che mettono ko. Una forma definita “antipatica” perché dura a lungo, anche 8-10 giorni.

Per favore andate a donare

L’emergenza ha creato un’altra emergenza: la carenza di sangue che ha messo in moto, come accade in estate, la macchina della solidarietà.  Le scorte di emocomponenti, globuli rossi e piastrine, stanno diminuendo in modo sensibile, ma cresce il numero delle persone che hanno bisogno di trasfusioni. Gli appelli, come quello del presidente della Regione Puglia che ha voluto dare l’esempio, non sono rimasti inascoltati, ma bisogna ricordare che c’è bisogno di sangue, sempre. Ogni giorno. Ed è grazie alla generosità di chi lo dona che chi sta male può stare meglio.



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