I militari del Reggimento “Cavalleggeri di Lodi”, partiti in Libano per la missione “Leonte XXXI”

Avranno il compito di monitorare cessazione delle ostilità lungo la zona della “Blue Line”, assistere la popolazione locale e il supportare l’addestramento delle Forze Armate locali.

Nel pomeriggio di ieri, presso la caserma “Nacci” di Lecce, il Comandante del Reggimento “Cavalleggeri di Lodi” (15°), Colonnello Lorenzo Urso, ha salutato le donne e gli uomini dei due plotoni in partenza per il Libano, nell’ambito della missione “Leonte XXXI” sotto l’egida dell’ONU.

Alla cerimonia, presenziata dal Generale di Brigata Luciano Antoci, Comandante della Brigata meccanizzata “Pinerolo”, hanno preso parte il Prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio; l’Arcivescovo metropolita di Lecce, Mons. Michele Seccia; il Sindaco del capoluogo, Carlo Salvemini e i Medaglieri delle Sezioni locali delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, a testimonianza degli eccellenti rapporti tra il reggimento, le Istituzioni locali e la comunità salentina.

I militari dell’Esercito del Reggimento Cavalleggeri, insieme ad altre aliquote del Reggimento “Genova Cavalleria (4°), costituiranno il Comando ITALBATT su base Reggimento Lagunari “Serenissima”, alle dipendenze del Comando Sector West di UNIFIL, a guida Brigata Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”.

L’addestramento, durato alcuni mesi, è stato orientato alla preparazione del personale rendendolo in grado di portare a termine i compiti sanciti dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite che prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità lungo la zona della “Blue Line” (linea di demarcazione tra Libano e Israele), l’assistenza alla popolazione locale e il supporto all’addestramento delle Forze Armate libanesi.

Durante la cerimonia è stato sottolineato il ritorno del Reggimento “Lodi” nel territorio libanese dopo circa 40 anni, ricordando il 12 marzo del 1983 quando, con una cerimonia allo stadio di Legnano, gli italiani augurarono buon lavoro al plotone in partenza per la missione “Italcon” in Libano, ultima attività svolta all’estero prima dello scioglimento del Reparto, avvenuto il 31 ottobre del 1995, poi ricostituito il 10 gennaio 2020.



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