L’Associazione Ornitologica Salentina sugli scudi nel Campionato Mondiale di Oporto

Il 68° Campionato mondiale di ornitologia si è svolto nella città portoghese dal 20 al 26 di gennaio. Il sodalizio leccese ha conquistato numerosi podi.

Non si può non parare di soddisfazione a tutto tondo per gli allevatori appartenenti all’Associazione Ornitologica Salentina, che hanno preso parte con le migliori specie dei loro allevamenti, al 68° Campionato mondiale di ornitologia che si è svolto a Oporto dal 20 al 26 di gennaio.

Diversi e numerosi risultati hanno, infatti, arricchito il palmares del sodalizio leccese

Buona l’affermazione nella vasta categoria dei “canarini di colore” con ben 3 secondi posti ad opera degli allevatori Gianfranco e Andrea Cassano di Lecce, insieme a Cosimo Fonseca di Taviano. Terzo posto, invece, per Luca Sperti di Maglie.

Gli altri riconoscimenti sono stati: un primo posto nella categoria “ibrido di esotico mutato”, a opera di Antonio Lettere di San Cesario; un altro primo posto nella categoria “ibrido di canarino mutato” conseguito da Antonio Palazzo di Salice Salentino; un secondo posto tra i “Verdoni mutati” a opera di Fabio Longo di Lecce e una terza posizione di Stefano Greco del capoluogo tra i pappagalli “Roseicolor Verdi”.

“Non possiamo non parlare di soddisfazione per un’affermazione che inorgoglisce il nostro territorio”, fanno sapere dall’Associazione.

“Il ‘canarino salentino’, una Razza recente, ideata, voluta e creata da Sergio Palma insieme a Carmelino Caroppo, in 23 anni di selezioni, è stato esaminato con successo per la terza volta consecutiva, da una commissione internazionale.

Pertanto, dopo essere stato riconosciuto nel 2010 dalla Federazione Ornitologica Italiana, il ‘Salentino’ ha acquisito il riconoscimento mondiale che gli consente di essere esposto e giudicato in tutti i continenti.

È la seconda volta che in Italia una razza di canarini lega il proprio nome a un territorio circoscritto. La prima volta è toccato a Firenze con il ‘Fiorino’, una razza arricciata. oggi e ci piace pensare non sia un caso, al nostro Salento”.



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