La luce di Leuca come dono di vita per Antonio e Serena, oggi sposi. La poesia di Emanuela Rizzo

‘Un giorno poi/un’alba si apre/e un sole nuovo/finalmente nostro/ci riscalda sussurra la poetessa salentina Emanuela Rizzo ad Antonio e Serena, oggi sposi. Per loro questa nuova alba, questa rinascita passa dal matrimonio.

Quanti giorni passiamo nel tunnel delle nostre vite? Tanti, troppi. Sempre in attesa di quella luce che si apra in fondo, che faccia sgranare i nostri occhi, che ci scaldi, che allontani il buio, che ci porti a vestire di nuovo le nostre esistenze. E quando quella luce finalmente arriva è come rinascere, è come nascere di nuovo, per una seconda volta.

‘Un giorno poi/un’alba si apre/e un sole nuovo/finalmente nostro/ci riscalda sussurra la poetessa salentina Emanuela Rizzo ad Antonio e Serena, oggi sposi. Per loro questa nuova alba, questa rinascita passa dal matrimonio, un sacramento per chi ha il dono della fede, un giorno indimenticabile per tutti gli altri. Una frattura del tempo in cui due vite diventano una sola. A dire il vero ogni storia d’amore è una frattura del tempo, perchè ogni storia d’amore cambia la prospettiva da cui si guarda la vita che smette di essere un punto di vista soggettivo per diventare ‘un belvedere’, un affaccio a due sui destini che ci riguardano. Il matrimonio è un sigillo, un impegno, un’impronta più forte, forse.

Emanuela Rizzo lega questa nuova prospettiva di vita alla luce che ammanta Leuca e la imbianca dandole il nome. Auguri ad Antonio e Serena, dunque. Auguri affinchè la luce di oggi riempia gli occhi anche per quei giorni in cui si dovrà attraversare qualche galleria.

Ad Antonio e Serena

Percorriamo strade
tortuose,
increspate
come onde
di un mare in
burrasca.
Un giorno poi
un’alba si apre
e un sole nuovo,
finalmente nostro,
ci riscalda.
A voi, belli
come la prima alba
d’Italia
del Finis Terrae
di Leuca,
dove tracce
d’oriente
vestono il mare,
l’augurio
di un amore
infinito,
disteso
in un mare aperto
dai riflessi
bizantini.
Vicine le montagne
sorelle dell’Albania,
da lontano
il faro
che per voi
si illumina
di un bene infinito.

Emanuela Rizzo



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