“Si prega di spostarsi con cautela”, ma le scuole restano aperte: monta la polemica per l’incolumità di studenti e lavoratori

Alcune scuole salentine rimangono aperte nonostante l’allerta meteo. Disagi per la caduta di alberi in piena carreggiata. Cgil: “inutile parlare di sicurezza sui luoghi di lavoro se poi facciamo i conti con queste situazioni”.

L’allerta meteo arancione diramata dalla Protezione Civile, nelle scorse ore, ha convinto i sindaci della maggior parte dei comuni salentini ad emettere un’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Tutti fuorché i comuni di Nardò, Ugento, Melpignano, Gallipoli e Casarano.

E proprio l’incuranza dei rischi derivanti dalle intense raffiche di vento e dalle forti precipitazioni che stanno interessando il territorio dalle prime ore della notte hanno innescato le lamentele dei cittadini e dei sindacati, che auspicavano una chiusura dei plessi scolastici per sottrarre studenti e docenti dai pericoli del maltempo.

“L’apertura delle scuole ha creato un problema specialmente per il personale che doveva raggiungere le sedi da un altro paese del Salento”, afferma Rosa Savoia della Flc Cgil di Brindisi e Lecce. “I lavoratori si sono trovati a fare i conti con il maltempo, il rischio idrogeologico di alberi crollati in mezzo alla strada e con la viabilità in tilt. Alcune vie del Salento erano allagate e impraticabili e raggiungere le scuole non è stato semplice, anzi. Il maltempo rappresenta un rischio per tutti i lavoratori e non abbiamo capito perché questi sindaci abbiano ritenuto di mantenere le scuole aperte. È paradossale il fatto che Cgil, unitamente a Cisl e Uil, stia già organizzando molte assemblee, a livello locale e nazionale, relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro e poi ci ritroviamo a fare i conti con emergenze del genere”.

Nel comune di Nardò soffiano sul fuoco i comunicati che l’amministrazione ha diffuso via Facebook in mattinata per intimare i cittadini alla prudenza. Tra i commenti, la testimonianza di un cittadino rimasto bloccato mentre accompagnava il figlio a scuola a seguito della caduta di un albero in via Li Santi.

“Mentre portavo mio figlio a scuola – scrive – sono caduti gli alberi. Vi ho avvertito che siamo bloccati e mi è stato risposto di chiamare i vigili del fuoco. Ho fatto presente che la protezione è compito vostro e l’operatrice mi ha risposto che avrebbe mandato un collega a verificare. Dopo due ore sono ancora bloccato e stanno pensando i residenti a tagliare l’albero”.

All’istituto secondario Moccia le perturbazioni hanno provocato la caduta di calcinacci da un’uscita secondaria mentre i docenti e il personale erano in servizio. Da qui, le esternazioni rabbiose di tanti genitori che hanno evidenziato le incongruenze tra le richieste dei Comuni di limitare gli spostamenti e la necessità di accompagnare e riprendere i figli da scuola.

I calcinacci caduti al Moccia di Nardò

Intanto il bollettino degli incidenti e dei disservizi cresce a Lecce e in tutta la provincia: in mattinata un albero si è abbattuto sulla statale 101, decine le segnalazioni della caduta di alberi e pali e gli interventi necessari a rimuovere ostacoli di ogni genere dalle carreggiata. Tra i maggiori disagi si registra lo scoperchiamento del palazzetto dello sport di Spongano a causa delle raffiche violente delle ultime ore.