È ancora scontro tra gli infermieri salentini del Policlinico di Bari e il direttore Vitangelo Dattoli. La questione è quella nota da tempo: 56 di loro, infatti, sono in attesa del rilascio del nulla osta per essere, finalmente, trasferiti in provincia di Lecce. Si tratta di infermieri pendolari che da anni sono costretti ad andare su e giù per tutta la Puglia quando potrebbero essere occupati nei presidi ospedalieri più vicini. In questi giorni – fanno sapere dall’associazione Salute Salento – il direttore Dattoli avrebbe inviato una lettera alla direzione della Asl leccese, nella quale precisa come, per concedere il nulla osta, vorrebbe «in cambio» le deroghe che la Asl di Lecce possiede. In sostanza, solo se la Asl leccese cederà le deroghe a disposizione, gli infermieri che da quasi 20 anni lavorano a Bari, possono rientrare nel Salento.
‘Noi riteniamo che non essendo più la Asl in clima di “Piano di rientro” – spiega Gianni Palazzo, segretario del sindacato Usb – c’è bisogno soltanto dell’autorizzazione della regione, che peraltro è stata già data con la delibera 2092 del 30 novembre scorso. Tuttavia – aggiunge Palazzo – proprio oggi ci è stato comunicato che il direttore dell’Area alle Politiche della Salute, Giovanni Gorgoni, dovrebbe portare in giunta regionale un nuovo documento che dà il via libera ai nulla osta, senza la pretesa delle deroghe. Perciò oggi i lavoratori sono venuti qui alla direzione della Asl e intendono rimanere in sit in fino a quando non verrà concesso il nulla osta da parte della direzione generale del Policlinico’. Oggi, quindi, i lavoratori interessati del Policlinico del capoluogo di regione hanno messo in atto un nuovo sit-in di protesta.
‘Ma noi non vogliamo che la Asl di Lecce conceda le deroghe che sicuramente serviranno per un ulteriore ricorso – precisa il sindacalista di Usb – Noi vogliamo che il Policlinico conceda il nulla osta ai lavoratori avendo la possibilità di sostituirli con personale presente in graduatoria. L’importante – conclude – è non superare la spesa per il personale. E siccome queste, per il Policlinico, sono unità uscenti, la spesa c’è già, basta sostituirla’. Durante il sit-in i lavoratori hanno incontrato anche la direttrice Silvana Melli che li ha rassicurati. La questione riguarda anche 19 lavoratori della Asl di Taranto e circa 10 della Asl di Brindisi. Per alcuni c’è stato uno slittamento per consentire loro di fruire delle ferie non ancora godute.
