A Melissano Lilt celebra il volontariato con il XVI Premio “Flavia Inguscio e Vittorio Velotti”

Nove i riconoscimenti assegnati, c’è anche la direzione lavori del centro Ilma, un Istituto multidisciplinare per la lotta ai tumori 

Sorrisi, lacrime, ricordi, promesse, solidarietà: sono stati gli ingredienti della 16ª edizione del “Premio Flavia Inguscio-Vittorio Velotti” organizzato dalla delegazione di Melissano e della sezione provinciale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Lecce, svoltosi al Cine-Teatro “Aurora” di Melissano.

Il Premio è stato istituito nel 2006 da Vittorio Velotti (primo fondatore, nel 1992, della delegazione Lilt di Melissano), per ricordare la moglie Flavia Inguscio, sua compagna di vita e nel volontariato.

Finalità del Premio è celebrare il mondo del volontariato e dell’impegno civile e sociale “dentro e oltre le istituzioni”, per onorare chi si dedica agli altri nel silenzio e nell’umiltà. Scomparso Vittorio nel 2018, dall’edizione successiva il Premio è stato rinominato in “Flavia Inguscio-Vittorio Velotti”.

Sono stati nove i riconoscimenti assegnati durante la serata, condotta da Monia Saponaro in un gremitissimo “Aurora”. Le candidature sono state inviate alla Commissione del Premio, presieduta, da quest’anno, da Paolo Scarcella e coordinata dal presidente della Lilt provinciale di Lecce Carmine Cerullo e dal responsabile scientifico Giuseppe Serravezza.

Il premio principale per gli operatori non sanitari è stato assegnato alla Direzione Lavori del Centro Ilma (ingegneri Flaviano Giannone, Giuseppe Picciolo, Angelo De Blasi, architetto Corrado Cazzato, oltre allo scomparso ing. Giuseppe Carmone), per aver prestato la loro opera professionale senza compenso alcuno, grazie anche a un’apposita liberatoria concessa dai rispettivi Ordini. Il Centro Ilma è un Istituto multidisciplinare per la lotta ai tumori che Lilt Lecce sta realizzando alle porte di Gallipoli (ora in fase di completamento) esclusivamente grazie alla generosità dei salentini: un Centro dedicato alla ricerca libera ed indipendente sulle cause ambientali della malattia, alla prevenzione e diagnosi precoce, alla riabilitazione fisica e psicologica, che rappresenta “la sfida del Salento al cancro”.

A Luigi Gatto, ginecologo e volontario Lilt nella delegazione di Maglie, è stato assegnato il premio principale per operatori sanitari. Nella motivazione, si rilevano “la professionalità, l’impegno e la dedizione con cui ha sempre svolto la sua attività, sia in ambito ospedaliero, sia come medico volontario Lilt, diventando un punto di riferimento per i cittadini di tanta parte della provincia”.

Menzione speciale per Antonio Marzo, cardiologo presso il “Ferrari” di Casarano e volontario della Croce Rossa Italiana – Comitato di Casarano, “persona speciale e stimata, sempre vicina ai malati con umiltà e dedizione”, si legge nella motivazione.

Commozione anche durante l’assegnazione del premio alla memoria, andato, quest’anno, a Cosimina Passaseo, volontaria Lilt della delegazione del Capo di Leuca, scomparsa pochi mesi fa e ricordata, sul palco, dal marito Antonio Marzo.

Cinque, infine, le segnalazioni di merito conferite a: Maria Prete, presidente dell’associazione Adovos (Donatori Volontari di Sangue) di Casarano; Mario Alibrando, storico volontario Lilt di Ruffano; Anna Marzo, presidente dell’ass. “Cilla” di Collepasso, punto di riferimento nell’assistenza alle famiglie che vanno fuori regione per curarsi; Biagio Fattizzo, fondatore dell’ass. “Korunera” di Parabita che si prende cura di cani e animali in difficoltà; Piergiorgio Caggiula, presidente dell’associazione podistica “Casarun” di Casarano, impegnata ad avvicinare i diversamente abili alla corsa attraverso gli atleti-guida.

I premi sono stati realizzati dal maestro Orlando Sparaventi di Parabita. La manifestazione è stata impreziosita dalle esibizioni delle allieve del Centro Danza Sylphide di Melissano (Ilaria Cazzato, Sofia Cazzato, Giulia Cacciatore, Giada Garzia, Sofia Attanasio, Lucrezia Giannelli), coordinate da Francesco Rizzello e Tania Macagnino.

(Credits foto: Gianluca Filograna)



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