Un laboratorio interculturale e interreligioso di giovani che vivono nelle diverse sponde del Mediterraneo e che si impegnano vicendevolmente nella costruzione di un futuro migliore, avendo a cuore la custodia del Creato, la centralità della Persona e la costruzione di percorsi di Convivialità. Risponde a questi principi la Carta di Leuca, progetto di relazione e condivisione culturale e religiosa, rilevante esempio di quella diplomazia dal basso. Strumento che si pone l’obiettivo di sconfiggere odio e fondamentalismo. Un momento condiviso e corale che fa del Parco culturale ecclesiale “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae un punto di riferimento indiscutibile
Nel cuore dell’estate, “Carta di Leuca” diventa un appuntamento internazionale che – attraverso il coinvolgimento in esperienze di volontariato e di cammino lungo le antiche vie di storia, di cultura e di pellegrinaggio – si propone come grande occasione per sollecitare un maggiore impegno di tutti verso la Pace.
Nella giornata di oggi, presso la Prefettura di Lecce, alla presenza dei più importanti vertici istituzionali, religiosi e militari del Salento e della Puglia, è stata presentata l’edizione 2018 di “Carta di Leuca” dal titolo: “Step by step, face to face”, un cammino da Brindisi ad Alessano e Leuca che si svolgerà dal 5 al 10 agosto per poi raggiungere Roma e incontrare Papa Francesco l’11 e 12 agosto prossimi.
“È una visione un po’ ampliata che raccoglie tutte le diocesi del Salento, tutta la Metropolia del Salento anche perché questa edizione della Carta di Leuca si innesta nel cammino che i giovani italiani stanno svolgendo nelle diverse realtà per raggiungere dopo una riunione comune”; ha affermato Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca.
“La Carta di Leuca raggiunge quest’anno una maggiore ampiezza non solo territoriale, ma anche grazie al coinvolgimento di cinque soggetti, le cinque diocesi salentine e enti istituzionali quali l’Esercito, la Provincia e altri che sottolineano il coordinamento di tutti intorno a tematiche riferite sia agli insegnamenti di Don Tonino Bello, ma anche alla recente visita del Papa svoltasi ad Alessano e Molfetta, nella quale è emersa l’apertura del Mediterraneo come luogo di incontro e di pace.
La finalità di questa iniziativa è soprattutto quella culturale ed educativa: aiutare i giovani che appartengono a diverse culture e religioni a trovare punti di incontro pur partendo da prospettive differenti, perché ciò che è importante è dare una visione complessiva non soltanto del presente, ma anche del futuro”.