
Una storia drammatica, tragica, che si fa memoria, che si fa monito per un futuro diverso.
L’omicidio di Angelica Pirtoli, la vittima di mafia più giovane in assoluto, uccisa insieme a sua madre nel 1991 a Parabita, come conseguenza di una faida interna alla Sacra Corona Unita.
Così ieri a San Cesario di Lecce, grazie alla volontà e al coordinamento del vice sindaco Elisa Rizzello, si è svolto un approfondimento culturale dal titolo evocativo “Semi di giustizia e rinascita” per non disperdere l’insegnamento di un passato terribile ma in grado di segnare i solchi di una nuova coscienza civica.
Alla piccola Angelica è stata dedicata l’Associazione Angelica Pirtoli – semi di Giustizia e Rinascita che è stata presentata a San Cesario di Lecce.
“Un ringraziamento particolare – ha commentato l’assessore Rizzello – va al Giudice Giuseppe Tanisi, per la sua testimonianza che contribuisce ad evitare la congiura del silenzio: perché della mafia bisogna parlare, sempre, perché non bisogna nascondere le insidie del male.
Grazie a Libera Francioso, per il suo impegno nel tenere viva la memoria di Angelica. E un grazie alla nostra Dirigente Scolastica, per la continua collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
Così come ringraziamo l’on. Chiara Maria Gemma per aver scelto di portare il suo saluto e di essere presente”.