Sono tempi un po’ critici quelli in cui versano le amministrazioni comunali d’Italia, dove, i trasferimenti dello Stato si riducono di anno in anno e spesso i comuni sono costretti a rinunciare ad alcune iniziativa, anche quelle riguardanti il Natale.
La nostra storia prende il via da un atto di onestà da parte del Comune di Squinzano, quando, il Governo cittadino ha annunciato che l’esiguità dei fondi a disposizione per le iniziative di Natale. Da quell’annuncio dell’Amministrazione, circa un mese fa, ha avuto inizio una bella storia, che vede protagoniste persone pronte a rimboccarsi le maniche, ciascuno in base alle proprie disponibilità e conoscenze, e a scendere in campo in prima linea.
Grazie agli squinzanesi che senza esitare hanno deciso di metterci del proprio per colmare quel vuoto è nato il primo presepe di comunità del Salento. Che si svolgerà in Piazza Plebiscito per tre giorni: il 26 e il 29 dicembre e il 6 gennaio.
Posata la prima pietra
Nella mattinata di domenica con la posa della prima pietra della capanna si è sancito ufficialmente l’avvio di un progetto pioniere.
Il Presepe di comunità
Ma in cosa si traduce, di fatto, il presepe di comunità?
Un gruppo di amministratori coordina le attività, il Comune (guidato dal sindaco Gianni Marra) garantisce il rimborso spese delle materie prime. Tutto il resto si riassume in un unico grande principio: spirito di appartenenza.
È l’amore per il proprio paese che, giorno dopo giorno, sta spingendo decine di cittadini ad aderire spontaneamente ad un progetto che nasce dal basso e vede protagonisti amministratori e cittadinanza insieme. Con disponibilità, entusiasmo e voglia di contribuire a qualcosa di bello per il comune, sono in tantissimi a essersi messi in gioco.
Allestimento e comparse
Le maestranze locali si occuperanno dell’allestimento dell’intera piazza, a partire dalla costruzione della capanna che accoglierà la Natività. Tutt’intorno cittadini, imprenditori e associazioni “adotteranno” i locali che circondano la piazza: si occuperanno dell’allestimento delle scene, ricreando la giusta atmosfera. C’è poi chi ha scelto di rivestire un ruolo all’interno del Presepe: per le comparse un’equipe di lavoro va “a caccia” di abiti e accessori perché tutto sia perfetto. Ci si confronta quotidianamente, si condividono sensazioni, progetti, idee, visioni: lo si fa durante le riunioni settimanali, nell’aula consiliare del Comune, in grado di partorire idee sempre nuove e originali.
Il presepe, che da 11 anni il Comune organizza, in questa dodicesima edizione avrà una marcia in più: quella che ciascun cittadino sta contribuendo a dare.
Bauman lo ha ripetuto spesso: «La parola comunità evoca tutto ciò di cui sentiamo il bisogno e che ci manca per sentirci fiduciosi, tranquilli e sicuri di noi». Quello che sta accadendo a Squinzano ne è una dolce testimonianza.
