Riabilitazioni domiciliari con sole 2 vetture di servizio? Il sindacato lancia l’allarme a Galatina

La Fp Cisl di Lecce chiede il ripristino di un parco macchine idoneo a consentire al personale incaricato di garantire risposte professionali.

Riabilitazioni domiciliari? A detta del Coordinamento Sanità della Funzione Pubblica della Cisl di Lecce sarebbero a grave rischio quelle effettuate nel Presidio Riabilitativo Distrettuale di Galatina a causa della carenza di mezzi di servizio in dotazione al personale.

Non è quindi un problema di personale (a prestare servizio sul territorio del Prd di Galatina ci sono 6 fisioterapisti) ritenuto dal sindacato congruo per poter evadere le richieste domiciliari, bensì di parco macchine dal momento che la carenza di automezzi aziendali inficia decisamente il servizio.

Il problema è acuito sia dal numero dei trattamenti a domicilio (che nel 2023 sono stati ben 1350) che dalla vastità del territorio d’intervento che comprende i comuni di Galatina e le sue frazioni (Collemeto, Noha, Santa Barbara), Soleto, Cutrofiano, Neviano, Sogliano Cavour e Aradeo.

Il parco macchine anziché essere potenziato, – dicono dal sindacato – è stato addirittura ridotto dal momento che nel gennaio del 2024 un’autovettura è stata destinata al Servizio Riabilitativo di Campi Salentina, portando così a soli 2 mezzi disponibili quello di Galatina.

 

“È di tutta evidenza che tutto questo avrà una ricaduta a discapito della qualità e quantità del servizio reso nei numeri complessivi relativi ai trattamenti domiciliari che continuamente vengono richiesti e messi in agenda – afferma Antonio Piccinno, coordinatore provinciale del settore sanità della Fp Cisl di Lecce -. È inevitabile che possano essere ridotte tutte le
attività relative alle cure domiciliari riabilitative con una vera e propria lista di attesa che
vedrà sempre più pazienti utenti attenderne la fruizione’.

Il Sindacato chiede dunque che venga ripristinato un parco macchine idoneo a consentire al personale incaricato di garantire una risposta professionale, veloce ed efficiente alle numerose richieste di intervento che giungono incessantemente dagli utenti domiciliari. Il pericolo altrimenti sarebbe dietro l’angolo, ovvero che anche le cure domiciliari riabilitative entrino nel triste vortice delle liste d’attesa.



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