‘Prevenire è Vivere’. A Parma la serata a sostegno della Lilt parla salentino

Serata che parla salentino quella di sensibilizzazione organizzata a Parma dall’associazione Intesa San Martino a sostegno della Lilt. Prima le testimonianze, poi il concerto benefico con il maestro salentino Ettore De Giorgi

«Per noi è importante porre l’attenzione su argomenti certamente noti, ma dei quali non si parla mai abbastanza». Le parole del responsabile organizzativo dell’associazione di promozione sociale Intesa San Martino, Andrea Coppola salentino doc, da sempre attivo nel sociale e da tempo per lavoro, tra Milano e Parma, spiegano alla perfezione il senso della serata a sostegno della Lilt –  la Lega Italiana per la Lotta contro i tumori – andata in scena venerdì sera alla Casa della Musica di Parma, nota istituzione nell’ambiente musicale, che ha visto sul proprio palco molti artisti internazionali.
 
Una serata che prima di lasciare spazio al concerto benefico del giovane maestro salentino Ettore De Giorgi (dal Capo di Leuca), diplomato al conservatorio “Boito” di Parma, concertista e docente di pianoforte in Ticino, ha visto la testimonianza del giovane scrittore Jacopo Grasso e della sua lotta contro il linfoma che lo ha colpito. Grasso, non ancora 18enne, venne affetto da un raro linfoma di Hodgkin, tumore maligno alle ghiandole linfatiche, che non gli ha impedito però di lottare perseguendo il  suo sogno, ossia quello di divenire un designer di automobili.

«La malattia non mi ha mai rallentato – ha detto Jacopo dinanzi ad una sala gremita – Scrivere questo libro in una notte è stato un po’ come uno sfogo, un flusso di coscienza anche per comprendere le ragioni della malattia. Lo stress (Jacopo, che studiava anche violino al conservatorio, era disposto a fare le ore piccolissime pur di non abbandonare mai i libri, ndr) forse ha indebolito il mio sistema immunitario e il tumore è stato un po’ un maestro di vita: adesso continuo a sottopormi alle visite e vivo al quadrato, perché la costante vicinanza al pericolo ti dà più adrenalina e voglia di andare avanti».
 
A seguire è intervenuto poi il dirigente LILT, Roberto Federico che ha posto l’accento su come «Fare prevenzione sia fondamentale». «Con  una trentina di ambulatori in provincia (3 dei quali nel capoluogo), 40 medici specializzati in vari ambiti e circa 9000 visite ogni anno facciamo prevenzione presentando assistenza al paziente. Da qualche anno, inoltre, è attiva anche un’equipe di psicologi per aiutare chi ne ha necessità durante il proprio percorso di lotta ad un male che non è impossibile sconfiggere».
 
La diagnosi precoce, dunque, resta fondamentale per consentire ai medici di intervenire prima possibile e ciò è dimostrato dal fatto che il 95% dei mali scoperti in tempo portano alla guarigione del paziente. Ambiente, alimentazione, genetica e stili di vita sono i fatti più importanti da considerare tra le cause dei tumori, ma resta la certezza che «prendersi cura di se stessi e tenersi sempre controllati è fondamentale».



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