L’obiettivo è quello di di mettere in relazione le associazioni, gli enti e le Parrocchie firmatarie del “Patto locale per la prevenzione e il contrasto della povertà assoluta e per l’inclusione sociale attiva”, siglato col Comune di Lecce lo scorso 19 novembre in occasione della “Giornata Mondiale dei Poveri” istituita da Papa Francesco. A tal proposito, ieri pomeriggio – presso l’Open Space di Palazzo Carafa – al via il primo incontro operativo. Fondamentale dunque, per tutti gli aderenti, mettere a sistema le esperienze e le competenze già presenti sul territorio e creare una strategia unitaria a livello locale, tesa alla prevenzione e al contrasto della povertà assoluta e all’avvio di percorsi innovativi di inclusione.
Le associazioni presenti
Le circa 35 associazioni presenti, impegnate sul territorio cittadino nel contrasto alle povertà, si sono confrontate, evidenziando e mettendo sul tavolo ciò che già esiste in città, ciò che manca o che potrebbe essere fatto meglio. Le prime azioni che la rete intende mettere in campo avranno un carattere conoscitivo sia del tessuto associativo cittadino, attraverso la redazione di una carta dei servizi, sia dei bisogni degli utenti attraverso un’apposita indagine socio-statistica che rilevi le esigenze, le necessità dei cittadini in stato di bisogno e che definisca quindi le priorità e le urgenze su cui la rete lavorerà.
“Priorità, capire le vere emergenze sociali”
Così il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini:
“L’obiettivo che, a seguito della sottoscrizione del patto, ci siamo prefissato è quello di conoscere e far conoscere tra di loro tutte le realtà impegnate a vario titolo sul fronte del contrasto alle povertà e all’emarginazione. Avere a disposizione una carta dei servizi permetterebbe a ciascun cittadino, ente, associazione di sapere a chi rivolgersi per la soluzione di un problema e permetterebbe nello stesso tempo alle associazioni di conoscersi e collaborare con maggiore semplicità”.
Poi, conclude:
“La seconda azione che intendiamo concretizzare è più ambiziosa e necessaria e riguarda la realizzazione di un’indagine conoscitiva dei bisogni sociali nell’area urbana. In un momento in cui le amministrazioni pubbliche e gli operatori sono chiamati ad affrontare problemi crescenti con risorse insufficienti è fondamentale capire quali sono le vere urgenze sociali a Lecce e definire un ordine di priorità degli interventi”.
