Primo giorno di ‘lavoro’ per il primario di Cardiochirurgia del ‘Fazzi’

Primo giorno di servizio nel reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce, per il nuovo primario Giovanni Casali. Fra i suoi programmi: innovazione nella chirurgia mininvasiva e implementazione dello scompenso cardiaco.

Puntuale come un orologio svizzero, il nuovo primario Giovanni Casali si è presentato alle 8.30 nel reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce. Ha lasciato soltanto ieri il San Camillo di Roma, dove ha prestato servizio per quasi 18 anni ricoprendo ruoli e incarichi di sempre maggiore responsabilità e meno di 24ore dopo si è ritrovato al primo piano del nosocomio salentino, pronto per questo nuovo impegno.
 
Dopo aver fatto il giro della struttura ed incontrato il personale sanitario, come fa sapere l’Associazione Salute Salento, il cardiochirurgo ha voluto  conoscere i colleghi con i quali lavorerà a più stretto contatto: il primario di Cardiologia, Francesco Magliari e il responsabile di Emodinamica, Giuseppe Colonna.
 
Giovanni Casali è nato a Savona, città di origine del papà, ma la mamma è salentina, di Soleto per l’esattezza. Uno dei motivi che hanno spinto il cardiochirurgo a partecipare all’avviso pubblico per il posto di primario al Fazzi, infatti, è proprio la vicinanza con gli anziani genitori che hanno scelto di vivere nel Salento e che lo ospiteranno fino a quando non troverà un’altra sistemazione per la sua famiglia.
 
Alla domanda su quali esperienze maturate al San Camillo pensa di portare qui a Lecce, Casali ha risposto cercando non dare l’impressione di voler mortificare il prezioso lavoro che svolgono oggi i colleghi del Fazzi
 
«Insieme alla direzione strategica della Asl abbiamo individuato due filoni – ha raccontato a Salute Salento –  Sicuramente cercheremo di innovare le tecniche migliorando la mini-invasività chirurgica. Soprattutto sviluppando la parte interventistica. Alcuni tipi di interventi – spiega – non vengono più fatti in senso strettamente chirurgico, ma attraverso catetere. Si lavora così sull’aorta e si comincia anche sulla valvola mitrale. Poi, dato che questo centro, nelle intenzioni degli amministratori e dei decisori politici è destinato a diventare un riferimento anche per il grande Salento, si dovrà aprire il discorso dello scompenso cardiaco, con assistenza ventricolare meccanica e con il trapianto».
 
In questo il nuovo primario si trova in sintonia con il direttore generale Silvana Melli che intende dare un grosso impulso alla medicina del territorio, soprattutto dell’adulto.



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