La speranza di vedere ancora Cataldo Motta aggirarsi negli uffici di viale De Pietro si è ‘infranta’ davanti alla decisione del Consiglio dei Ministri che, forse contro ogni previsione, ha detto no alla richiesta di estendere l’incarico di sostituto procuratore per un altro anno. Non se lo aspettava di certo il magistrato che, durante una cerimonia di premiazione al Rettorato dell’Università del Salento, aveva confidato agli studenti di non essere ancora pronto per la pensione. L’ex Procuratore della Repubblica non era riuscito a nascondere l’emozione di continuare a combattere le grandi e piccole battaglie contro la criminalità organizzata, fianco a fianco con i colleghi di sempre, ancora per altri 365 giorni.
Il 31 dicembre, invece, è stato l’ultimo giorno a lavoro per Motta che con il nuovo anno è ufficialmente ‘in pensione’. Dopo una vita intera trascorsa in prima linea nella lotta alla Scu ora potrà dedicarsi alla scrittura di un libro, di cui ha abbozzato solo il titolo “come i grani di una corona” e qualche pagina e al suo tour nelle scuole, dove continuerà a promuovere la cultura della legalità.
Lascia una eredità difficile da colmare anche se, con il suo solito aplomb, aveva detto che il Salento non deve preoccuparsi perché “il lavoro della Procura andrà a avanti con o senza di me”.
Il prossimo passo sarà quello di conoscere il nome del suo successore, di colui che siederà dietro quella scrivania ricoperta dai documenti dove è stata ‘scritta’ la storia criminale del Salento degli ultimi anni. Sarà il Consiglio Superiore della Magistratura chiamato a decidere chi sarà il nuovo numero uno del palazzo di giustizia.
Primo giorno in Procura senza Cataldo Motta, il magistrato è ufficialmente in pensione
Dal 31 dicembre 2016, l’ex Procuratore della Repubblica, Cataldo Motta è ufficialmente il pensione. Il Consiglio dei Ministri ha respinto la richiesta di proroga dell’incarico di sostituto procuratore per un altro anno.