Primo maggio: la festa del lavoro perduto. L’editoriale di Daniela Campobasso

Daniela Campobasso, Segretario Generale Nidil Cgil (la categoria che segue i giovani e i precari) ha voluto inserire la festa dei lavoratori nel contesto attuale dove crisi economica e disoccupazione continuano ancora a far paura.

Festa del lavoro: ancora un primo maggio senza i connotati di una vera festa, ma quasi di una commemorazione.
 
Sì perché sembra ormai che questa giornata stia man mano perdendo il suo profondo valore, quello scritto nella storia di uomini e donne che hanno pagato anche con la vita il desiderio di riscatto e la civiltà del diritto.
  
Proprio oggi che il diritto del lavoro è stato soppiantato dal diritto al lavoro in nome della crisi e di una economia alienante, il sindacato strenuamente, il Nidil Cgil la categoria che segue i giovani e i precari, chiede, urla all’esecutivo la necessità di rimettere al centro della propria agenda il tema del lavoro, del buon lavoro, quello equamente retribuito, quello non soggetto all’intermediazione politica,quello non sfruttato.
  
Una volta spenta la televisione che ci racconta di dati Istat entusiasmanti sull’occupazione evidentemente drogati, la realtà che la Cgil affronta giornalmente parla di giovani disperati che non hanno più un cassetto nel quale riporre i propri sogni perché non intravvedono prospettive di un futuro migliore del proprio presente.
  
Come Nidil e Cgil di Lecce abbiamo avviato un percorso itinerante per incontrare questi giovani, ascoltando il loro disagio e cercando di veicolare la speranza del riscatto della nostra terra attraverso la valorizzazione delle nostre vocazioni storiche.
  
Ma queste non sono sufficienti se non accompagnate da una attenzione particolare della politica che non deve scansare colpevolmente il tema cogente di una disoccupazione giovanile in caduta libera. Noi ci crediamo in questa battaglia e lo diremo anche durante le tre giornate del lavoro che la Cgil nazionale ha deciso di svolgere a Lecce dal 27 al 29 di maggio prossimi.
  
Con l’auspicio che dal prossimo anno riusciremo a celebrare la festa del lavoro ritrovato.
  
L’editoriale di Daniela Campobasso, Segr. Gen.le Nidil Cgil