“Il primo voto non si scorda mai”. I giovani dell’AC di Lecce scelgono di votare

Ieri, presso l’ex Convento dei Teatini di Lecce, l’associazione leccese era in compagnia di tantissimi neovotanti per un incontro informativo dal titolo “Il primo voto non si scorda mai! Responsabilità, partecipazione e impegno dei giovani neovotanti”.

Si tratta di una tappa importante quella del primo voto ad un appuntamento elettorale. I neo diciottenni, infatti, quest’anno sono chiamati ad esprimere la loro preferenza in vista delle prossime elezioni politiche, in programma domenica 4 marzo 2018. La sfida, però, è quella di riavvicinare i ragazzi all’interesse verso la politica, “combattendo” il fenomeno dell’astensionismo. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio di fine anno si rivolse ai nati nell’anno 1999, invitandoli alla partecipazione alle ormai imminenti elezioni.

A tal proposito, l’Azione Cattolica di Lecce – presieduta da Mauro Spedicati – ha voluto accompagnare i giovani verso questo “esordio”, naturalmente senza dare alcune specifica indicazione elettorale, affinché possano esercitare questo loro diritto e dovere in maniera seria, informata e libera. Ieri infatti, presso l’ex Convento dei Teatini di Lecce, l’associazione leccese era in compagnia di tantissimi “neo aventi diritto al voto” per un incontro informativo dal titolo “Il primo voto non si scorda mai! Responsabilità, partecipazione e impegno dei giovani neovotanti”.

È “una scommessa”, come scrivono nella loro pagina social, “un seme che gettiamo nel terreno. Non è certo il primo, e altri presto ne verranno.  Proviamo a generare processi per prendere a cuore, come ci ha chiesto Papa Francesco, anche la Politica, “quella con la maiuscola!”.

Persona, bene comune, solidarietà, legalità

“Ieri sera abbiamo parlato della responsabilità che, come cittadini cristiani, abbiamo verso la nostra Italia”, fanno sapere dall’AC di Lecce. “Ci siamo detti che i principi della Dottrina Sociale della Chiesa devono essere i punti cardinali per orientarci in questo complesso cammino che ci porta verso le elezioni. Persona, Bene Comune, solidarietà, legalità. Queste le nostre parole chiave. Grazie a don Sandro per aver guidato questa parte della riflessione, a Sara per la passione della sua testimonianza, a Francesco per averci spiegato il meccanismo della legge elettorale”. Ciò anche a seguito di un invito importante diramato ai cattolici, domenica scorsa, dall’Ufficio Diocesano di pastorale sociale e del lavoro.

Una “scommessa”, dunque, in piena sintonia con quanto suggerito dall’Azione Cattolica Italiana a livello nazionale nell’appello al voto sia da parte del presidente, Matteo Truffelli, si dai responsabili del Settore Giovani. Perché il voto dei giovani conta. È uno strumento per essere protagonisti. “Come giovani di Azione Cattolica – si legge – ci mettiamo a disposizione per questo: in tutta Italia vorremmo creare occasioni di dialogo, parlando a tutti e con tutti, senza sostenere  alcuna delle parti politiche favorendo il confronto costruttivo”.



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