Pronto Soccorso Copertino, ieri ennesima aggressione al personale infermieristico

Copertino. Dopo il primo episodio avvenuto lo scorso mese di aprile, un altro si è¨ verificato nelle scorse ore. IL Personale scarseggia e i sindacati di settore scrivono a Valdo Mellone

Copertino. Non c’è pace nell’ospedale di Copertino. Soltanto qualche settimana fa, un’infermiera era stata aggredita al Pronto Soccorso. Ieri si è ripetuta la stessa grave situazione: a farne le spese il personale infermieristico che è stato oggetto di un’aggressione. Intanto i sindacati scrivono a Mellone

Continuano i disagi al Pronto Soccorso di Copertino. Notizia di ieri, l’ennesimo acceso diverbio tra un paziente in attesa e il personale infermieristico che per la carenza dell’organico non sa come fronteggiare la richiesta di intervento. Il diverbio è sfociato, a detta dei rappresentanti sindacali, in vera e propria aggressione. L’ennesima.

Non c’è pace nell’ospedale di Copertino. Soltanto qualche settimana fa, un’infermiera era stata aggredita al Pronto Soccorso. Ieri si è ripetuta la stessa grave situazione: a farne le spese il personale infermieristico che è stato oggetto di un’aggressione. I lunghi tempi di attesa nel presidio, dovuti a detta dei rappresentanti sindacali, alla grave carenza di personale, evidentemente surriscaldano gli animi degli utenti, o pazienti che dir si voglia, che mal sopportano l’attesa della prima visita non appena si arriva al nosocomio di città.

Ciascuno è convinto che il proprio caso sia più grave di quello degli altri e non digerisce la fila a mo’ di sportello delle Poste. Così, sia di giorno che di notte, non è raro che dalle parole accese si passi ai fatti. Per questo il Cobas scrive l’ennesima lettera al presidente dell’Asl di Lecce, Valdo Mellone, per chiedergli un intervento dal punto di vista del rimpinguamento degli organici. Per non parlare poi del posto di guardiania che, garantito di notte all’ospedale di Copertino, non è presente di giorno. Purtroppo, però, anche nelle ore diurne si verificano episodi scomodi e fastidiosi che ledono l’incolumità di chi lavora, del personale di servizio, convinto che le lunghe attese e i lunghi ritardi, non siano affatto dovuti allo scarso impegno, ma all’assottigliamento dell’organico al limite del collasso.

La lettera che parte oggi dai Cobas a Mellone è molto pacata, ma dai contenuti assolutamente preoccupanti: “Egregio Direttore, nel caso non lo sapesse, nella giornata di ieri è successo ancora: un infermiere del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Copertino è stato coinvolto in una animata discussione. Volontariamente non aggiungiamo altro su questo episodio per non essere catastrofisti e non darle la possibilità di accusarci di alcunché. Tutti hanno gli elementi per giudicare. Vogliamo solo aggiungere che nel frattempo, l’Azienda ha smistato un infermiere proveniente da Brindisi, per uno scambio con un collega del P.S. di Copertino, in altro Ospedale e non ha rinnovato l’incarico scaduto ad un infermiere del P.S.; ora la Direzione di Presidio ha già cominciato a distribuire ordini di servizio a infermieri di altri reparti (anche questi in carenza di personale) per tappare le voragini che si sono aperte nei turni del Pronto Soccorso. Le ricordiamo che pochi giorni fa ha scritto che conviene con noi sulla carenza del personale del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Copertino; ecco, ha la possibilità di dimostrare la sua coerenza: intervenga in prima persona e risani questa grossa carenza di personale che, nel frattempo, si è ancora più acuita e che con il periodo estivo non potrà che peggiorare”.