Uggiano si mobilita per Silvia Romano. “Non dimentichiamo la volontaria rapita in Kenya”

Sono queste le parole del capogruppo consiliare di Visione Comune, Vincenzo Sisinni, che oggi protocollerà una proposta di deliberazione in comune.

Il tempo passa ma di lei ancora nessuna traccia. È dal 20 novembre 2018 che Silvia Costanza Romano, 23enne milanese, è stata rapita dal villaggio di Galana Kulalu in Kenya, dove svolgeva la sua attività di volontariato. Dopo quasi un anno da quel fatidico giorno, però, rimane ancora tutto nell’ombra. Ad unirsi al comune di Milano nella tragica vicenda che rischia di cadere nel dimenticatoio è il comune di Uggiano La Chiesa, con una proposta di deliberazione presentata dal capogruppo consiliare di “Visione Comune”, Vincenzo Sisinni.

Una volontaria scomparsa

Sono passati più di 10 mesi dal giorno della sparizione della volontaria ma non ci sembrano essere sviluppi decisivi nella storia di una giovane eroina moderna. Il 20 novembre, Silvia si trovava nel villaggio nei pressi dell’agglomerato urbano di Chakama, una località balneare a circa 80 km da Malindi. Si trovava lì con l’Associazione Africa Milele Onlus, per la quale seguiva progetti educativi a favore di bambini. Tante buone intenzioni che non sempre il destino ripaga adeguatamente. Silvia, infatti, negli scorsi mesi non è l’unica italiana rapita in Africa: 5 mesi anche il missionario Luigi Maccalli in Niger è stato provato della libertà e la stessa sorte è toccata a Luca Tacchetto, insieme alla sua compagna canadese Edith Blais, volontari in Burkina Faso.

Le indagini: nessuno sviluppo decisivo

Si parla di risvolti dietro l’angolo, un punto di svolta della vicenda che però in tutti questi mesi non è mai arrivato. Una delle prime ipotesi sul rapimento è che la ragazza sia stata trasferita in Somalia qualche giorno dopo il 20 novembre (come hanno confessato alcuni kenyoti sotto processo). Lo scorso gennaio il procuratore di Nairobi, Noordin Haji, aveva manifestato ad una delegazione italiana l’intenzione di ‘procedere in maniera più decisa’.

Ma a seguito del rapimento, nessuna rivendicazione da parte di gruppi armati è arrivata, per liberare la ragazza, rendendo le ricerche estremamente difficoltose.

Vincenzo Sisinni

La proposta di deliberazione

“Fatta eccezione per il Comune di Milano di cui è cittadina – commenta Vincenzo Sisinni – alcune Acli e associazioni anch’esse coinvolte nella cooperazione e attività di volontariato in Africa che le hanno dedicato dei totem, ora rischia di cadere nel dimenticatoio. Silvia non va dimenticata, la speranza è di vederla tornare a casa, non l’abbandoniamo”.

È nella giornata di oggi che il capogruppo consiliare protocollerà la proposta indirizzata al Sindaco Giuseppe Salvatore Piconese, al Presidente della Provincia Stefano Minerva e a tutti i Comuni della provincia di Lecce per esprimere solidarietà verso Silvia e per chiedere al Governo italiano di promuovere in tutte le sedi istituzionali opportune, con particolare riferimento all’Unione Europea e al Kenya, affinché si attivino per la liberazione della ragazza.



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