Salento sull’orlo dell’ennesima invasione. È grande la preoccupazione che i vertici delle forze dell’ordine nutrono per il possibile arrivo dei profughi che assediano il confine greco-albanese.
Sono, infatti, in migliaia ad essere accalcati sulle rive d’oltremare pronti a raggiungere l’Italia e la Procura Distrettuale Antimafia di Lecce, sotto il comando di Cataldo Motta, lavora ormai da mesi a ritmi serrati per intercettare e vagliare qualsiasi informazione inerente l’organizzazione di viaggi verso la Puglia, merito anche degli ottimi rapporti che lo stesso procuratore è riuscito a riannodare, negli ultimi anni, con la magistratura albanese.
Per nulla incoraggianti le notizie che arrivano dall’altra sponda del Canale d’Otranto che riferiscono di decine di imbarcazioni pronte a salpare per raggiungere le nostre coste con a bordo non solo migranti ma, anche, droga
Prova ne sono i recenti episodi che hanno visto impegnata la guardia di finanza in rocamboleschi inseguimenti, non ultimo quello dello scorso 5 febbraio che vide protagonista un gommone diretto verso il nostro Paese che trasportava marijuana per un valore di 5 milioni di euro.
Sotto particolare controllo, poi, ci sono i social network con Facebook in testa a tutti che, stando ai report dei nostri servizi di intelligece, si presta come luogo preferenziale di incontro virtuale tra chi cerca di partire e chi offre viaggi con tanto di documenti falsi.
Ennesima dimostrazione del fatto che la criminalità organizzata aveva tutt’altro che abbandonato la rotta che ci separa dai Balcani ma che, piuttosto, si limita semplicemente a cambiare di volta in volta merce in base alle circostanze.
Non resta, quindi, che confidare nel lavoro delle nostre forze di polizia a cui spetterà di continuare a tenere alta la guardia con lo sguardo puntato dritto all’orizzonte.
Luca Nigro
